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Re: [Erlug] La regione E-R- passa a openoffice?

To: ERlug - Lista Pubblica <erlug@xxxxxxxxxxxxxx>
Subject: Re: [Erlug] La regione E-R- passa a openoffice?
From: Maurizio Lemmo - Tannoiser <tannoiser@xxxxxxxxxxx>
Date: Thu, 17 Oct 2013 19:00:10 +0200
* Thursday 17 October 2013, alle 18:41, Cosimo Plasmati scrive:
 
> In tutto questo credo che il fatto che una licenza sia passibile di
> "chiusura" non dovrebbe essere una discriminante: nel senso, se Open
> diventerà a pagamento, credo che le amministrazioni reagiranno con una
> certa prontezza... una volta che si è assaggiato il risparmio, non si è
> più disposti a tornare al sistema costoso eheheh
 
Il problema, in questo genere di "discussioni" è che appunto, chi è meno
che iper addentro, non ci capisce una mazza.

Semplifichiamo a beneficio di chi è meno "insider".

Allora. Una volta c'era staroffice. Software gratuito, ma propietario,
possibile potenziale alternativa a MSoffice.
All'inizio degli anni 2000 dalle ceneri e su pressioni della "community"
è partito il progetto openoffice che prendeva la base di staroffice,
la ampliava e la portava sotto un modello opensource/freesoftware
(grazie a una azienda privata, incredibile).

Come molti progetti, aveva un papà. Anzi, ne ha avuto più di uno. Ma
quello di cui ci interessa discutere, è che, a un certo punto, tutto
questo è passato dalla proprietà di SUN, che ha avuto il pregio di
passare i sorgenti dell'allora staroffice a un rilascio opensource, e
poi di ORACLE.

A quel punto ci fu la rottura. Oracle brutta e cattiva, voleva
rivendicare diritti su tutto. C'è stata una scissione, come sempre in
questi casi, visto che quel che è rilasciato in licenza libera rimane
libero, c'è stato un fork importante: libreoffice.

A quel punto (come ora) avevi 2 prodotti: libreoffice con diversi
sviluppatori sopratutto del ramo "freelance che contribuivano" e
openoffice. Oracle non è riuscita a imporre il suo modello. L'ha data
su, e ha "regalato" la paternità di openoffice alla apache foundation.
Morale: openoffice ha avuto un momento, in cui era MENO libero (a parità
di licenze) ma ha avuto anche il pregio, per molti anni, di essere
L'UNICA alternativa free credibile nel mondo delle suite per ufficio.

La polemica, verte IN PRIMIS su degli scontenti: uomini di marketing che
non scrivono mai righe di codice, che sono convinti che il loro scopo
sia insegnare a te, che invece il codice lo scrivi davvero, come
dovresti fare il tuo lavoro. Grazie, non mi serve, ne quelli proA ne
quelli proB. Non farò nomi, sono ricavabili (in parte) nel thread.

La verità è semplice: ooffice e libreoffice sono due ottime alternative
per la produttività personale, e sono molto più simili che diversi. Le
differenze sono per lo più legate alla storia e ovviamente quella di
ooffice (che una storia ce l'ha, a differenza di libreoffice che se la
fa ora ora) ha qualche momento "discutibile" (uno e non per colpa "sua"
ne degli sviluppatori).

Il resto sono rant del cavolo tra  chi:

- più realista del re vuole UN SOLO UNICO SANTO MODO DI FARE LE COSE e
  tutti gli altri sono blasfemi
- chi tira l'acqua al suo mulino, non sapendo codare e contribuire
  realmente mette cappelli qui e la dicendo "questo l'ho fatto IO!"
- chi ha bastonato quelli di cui sopra dicendo "NO! L'ho fatto io"

Come si diceva in certe bettole malfamate e sudamericane[*]: show the
fucking code or shut the fuck up.


Spero ti sia d'aiuto.

Ciao.

[*]Caracas, bolognina.

-- 
                          Maurizio - Tannoiser - Lemmo
                 Founder Member of ERLUG http://erlug.linux.it
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Quentin: "You think the test was unfair?"
Buffy: "I think you better leave town before I get my strength back."
        --Buffy the Vampire Slayer: Helpless

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