Il 16/10/2013 15:23, Maurizio Grillini ha scritto:
Perche' Open e non Libre? Ce lo spiega Italo Vignoli:
http://www.libreitalia.it/regione-emilia-romagna-la-migrazione-perduta/
minchia che super rosicata! comprategli un bite per favore, si rovinerà
i denti se continua cosi', il bruxismo è un disordine grave :-D
fra parentesi, vorrei fare presente che quelle citate sono le
"migrazioni di massa" che LUI conosce, ma solo a modena conosco almeno 3
enti pubblici che zitti zitti piano piano stanno passando a openoffice
da anni, con una politica del tipo "quando ti sostituisco il pc ti metto
openoffice a meno che tu non mi dia motivazioni INCREDIBILMENTE OTTIME
per cui dovrei rimetterti office".
en passant, vorrei fare presente il pezzettuccio di legge qui di seguito
accluso. ripeto, LEGGE. trattasi dell'art. 68 comma 1, 1 bis e 1 ter del
decreto legislativo 7 marzo 2005, noto ai piu' come CAD no, non
computer-aided design ma Codice dell'amministrazione digitale). fonte
http://www.digitpa.gov.it/amministrazione-digitale/CAD-testo-vigente
"Articolo 68.
Analisi comparativa delle soluzioni.
1. Le pubbliche amministrazioni acquisiscono programmi informatici o
parti di essi nel rispetto dei principi di economicità e di efficienza,
tutela degli investimenti, riuso e neutralità tecnologica, a seguito di
una valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico tra le seguenti
soluzioni disponibili sul mercato:
a) software sviluppato per conto della pubblica amministrazione;
b) riutilizzo di software o parti di esso sviluppati per conto della
pubblica amministrazione;
c) software libero o a codice sorgente aperto;
d) software fruibile in modalità cloud computing;
e) software di tipo proprietario mediante ricorso a licenza d'uso;
f) software combinazione delle precedenti soluzioni.
1-bis.A tal fine, le pubbliche amministrazioni prima di procedere
all'acquisto, secondo le procedure di cui al codice di cui al decreto
legislativo 12 aprile 2006 n. 163, effettuano una valutazione
comparativa delle diverse soluzioni disponibili sulla base dei seguenti
criteri:
a) costo complessivo del programma o soluzione quale costo di acquisto,
di implementazione, di mantenimento e supporto;
b) livello di utilizzo di formati di dati e di interfacce di tipo aperto
nonché di standard in grado di assicurare l'interoperabilità e la
cooperazione applicativa tra i diversi sistemi informatici della
pubblica amministrazione;
c) garanzie del fornitore in materia di livelli di sicurezza,conformità
alla normativa in materia di protezione dei dati personali, livelli di
servizio tenuto conto della tipologia di software acquisito.
1-ter Ove dalla valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico,
secondo i criteri di cui al comma 1-bis, risulti motivatamente
l'impossibilità di accedere a soluzioni già disponibili all'interno
della pubblica amministrazione, o a software liberi o a codici sorgente
aperto, adeguati alle esigenze da soddisfare, è consentita
l'acquisizione di programmi informatici di tipo proprietario mediante
ricorso a licenza d'uso. La valutazione di cui al presente comma è
effettuata secondo le modalità e i criteri definiti dall'Agenzia per
l'Italia digitale, che, a richiesta di soggetti interessati, esprime
altresì parere circa il loro rispetto.(191)"
ERGO, la legge stabilisce le le migrazioni di massa sono "poco furbe &
da pensare attentamente" mentre SONO da applicare le migrazioni per
sostituzione. e se il software è generic purpose deve essere preferito
il "software libero o a codice sorgente aperto".
quindi stiamo parlando di un caso particolare solo perche' e' finito,
figacciosissmevolmente, sui giornali.
ma se la regione avesse cambiato un pc alla volta saremmo ancora a
discutere in merito?
--
salumi e caci a tutti
Pietro Suffritti - Legolas The Elf
http//www.suffritti.it - http//gioco.net/startrek
http//www.treemmecarpi.org - http//www.adigitali.it
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