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Re: [Erlug] La regione E-R- passa a openoffice?

To: ERlug - Lista Pubblica <erlug@xxxxxxxxxxxxxx>
Subject: Re: [Erlug] La regione E-R- passa a openoffice?
From: Carlo <carlodoro88@xxxxxxxxx>
Date: Wed, 16 Oct 2013 15:40:47 +0200
>> e sono essi stessi concessionari della
>> licenza d'uso che loro scelgono o all'atto della creazione (o se
>> divenuti proprietari del software, con un atto formale),
>
> No, non lo sono.  La licenza d'uso ha valore all'atto della distribuzione.

Specifico meglio il concetto. Io divento concessionario della licenza
nel momento in cui il mio programma viene a contatto con altri utenti
quali che essi siano. Se io decido, per esempio, di chiudermi nelle
mie 4 mura a programmare, l'unica persona che userà quel programma
sono io e quindi non serve applicare alcuna licenza. E' facoltà del
proprietario del software nel momento in cui distribuisce su internet,
via posta, distribuzione su dischetto a mano,etc, applicare una
licenza d'uso che regolamenti cosa può' fare l'utente, cosa no e cosa
si è tenuti a fare con questo software. le licenze d’uso dei più
comuni software impongono delle restrizioni sul numero di
installazioni e sulle copie che è possibile fare del programma. Ma
questa non è una regola generale: esistono licenze che consentono di
fare installazioni multiple o formule speciali che consentono un
utilizzo più flessibile del software.Io, per regolamenti
internazionali, sono tenuto a distribuire una copia completa della
licenza insieme al CD del mio programma o in alternativa inserire un
file testo chiamato COPYRIGHT dove l'utente possa scaricarsela su
internet. L'utente deve essere informato adeguatamente.


>> la quale licenza regolamenta e disciplina come un utente può' o non può'
>> contribuire, quali libertà ad esso sono conferite e altro ancora.
>
> Quali *diritti* vengono ceduti ed a quali condizioni.
> Di certo una licenza non regola come un utente può o non
> può contribuire ad un progetto: quello semmai farà parte
> del regolamento della community.

Con la parola Contribuire intendevo segnalare problemi, inviare mail
al proprietario del software per passargli il mio programma
personalizzato, dove posso creare una mia community senza pagare
nessun tipo di royalty o altro. le regole della community vengono
dopo, non è necessaria in quanto la community esiste solo se ci sono
persone interessate come te a quel programma! Se il software possiede
le 4 libertà puoi fare tutto almeno dal momento oggi stesso che è
così, domani puo' cambiare tutto e si puo' forkare e salvare tutto il
lavoro, anche se non mi piace.

>> Ora se io contribuisco a un software libero e a un certo punto il
>> detentore del copyright dice: SIGNORI QUA LA FESTA E' FINITA! Arriva
>> un ufficiale giudiziario che intima: voi qua non ci potete più' stare,
>> portate via il culo da qua... e vi viene detto con forza: o forkate il
>> software "avuto" fino oggi o fuori dalle palle....da domani si CAMBIA
>> LICENZA!
>
> Cosa che *non* rappresenta un problema.
> Se l'ecosistema del software libero non fosse in grado di gestire
> casi del genere, non avrebbe senso d'esistere.
> (peraltro andrebbe discusso su quanto di frequente accadano
> simili scenari da fine-ti-mondo... ovvero quasi mai)

Oracle ha causato la separazione (voluta?) tra le due realtà Apache
OpenOffice e Libreoffice e vi è stato anche un cambio di licenza.
Anche Android ha la licenza Apache 2.0 ed è un sistema Linux che non
rispetta la filosofia GNU. Sono scelte queste che a mio modesto parere
non approvo. Tutto qua. (Opinione personale)

>> Te l'ho un po' romanzata la cosa, ma quando Lei dice "grazie
>> al cielo, aggiungerei" è un'affermazione brutta da sentire che lascia
>> intendere che il Software libero è un optional per le grandi aziende,
>> uno scantinato per poveri nerd brufolosi e brutti, dove le grandi
>> aziende vogliono attingere conoscenza per i loro software proprietari.
>
> Ah.
> Ah.
> Ah.
> So funny.
>
>> Credi che centinaia di milioni di dollari che spende ibm per l'open
>> source siano per beneficenza?
>
> Credo di essere in questo mondo da abbastanza tempo
> da non aver minimamente *paura* di un miliardo di dollari di IBM. [0]
> (che, se come piano malefico ha rientrare dell'investimento
> cambiando poi a tradimento delle licenze... beh... i miei più
> calorosi auguri, eh... facce ride, IBM! ;))

la IBM è dentro Apache Openoffice e solo per questo non la userei mai.
Ha inserito la sua suite Lotus Symphony productivity suite* o una
parte ora non ricordo. Io detesto la falsa beneficenza. Come diceva la
nonna , non accettare mai caramelle dagli sconosciuti. Mi raccomando!

>> Le grandi software house si facciano gli affari loro e non mettano
>> becco nel software libero se devo avere intenzioni malevole.
>
> Secondo quale normativa, dovrebbe accadere ciò?
> O rispetti una licenza, o non la rispetti.  Il resto è wishful thinking.

Una software house ha un bilancio da chiudere alla fine del mese,
quando vuole cambia la licenza e manda tutti fuori, community inclusa.
Come precauzione controlliamo sempre chi sono i detentori del
software, tra Apache+IBM+Oracle e la The Document Foundation passa una
bella differenza in termini di prospettiva futura.
I soldi in borsa annebbiano la vista. Facciamo attenzione.

>> Se un software nasce libero e con una
>> licenza in particolare perché mai dovrebbe cambiare?
>
> Perché il mondo cambia.  Citofonare GPLv3 per i dettagli (hint:
> concentrarsi sul v3 ;)

Si il mondo cambia. la version 3 è cambiata come il mondo è cambiato.
Una licenza del 1991 poteva mai rispondere a tutte le domande di un
utente del 2007-2013 non calcolando i nuovi rischi e nuovi mezzi che
nuocciono alla nostra libertà ?

>> Continuate a sminuire il free software della Fsf,
>> mescolando altre licenze libere che non ti garantiscono da un punto
>> giudiziario nè tanto meno il copyleft.
>
> Ciò ("non ti garantiscono da un punto giudiziario" - che al più sarebbe
> "punto di vista legale", ma ok) è falso.
> Ma proprio nel senso di *falso*, eh.  *FALSO*.

La FreeSoftware Foundation, a detta dei loro rappresentati, offre
tutela legale anche in Tribunale se necessario. Non ne ho mai avuto
bisogno, ma il fatto che loro possono farlo è già qualcosa. Se uno
include del mio codice rilasciato in GPL dentro un programma
proprietario mando una mail alla Fsf per far rispettare i miei diritti
che mi diranno come fare.

> E comunque EMACS fa cagare a spruzzo! :-D

Siamo in democrazia e fai bene a dare un tuo giudizio di merito a
qualsiasi programma libero.

Cordiali saluti
Carlo.

> [0] peraltro, andrebbe ragionato su come ripartiti.
>
> --
> Davide Alberani <da@xxxxxxxxxxxxxx>  [PGP KeyID: 0x465BFD47]
> http://www.mimante.net/
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