On 04/03/2012 06:01 PM, Davide Brini wrote:
> On Tue, 3 Apr 2012 17:24:56 +0200, Francesco Boschetti
> <francesco@xxxxxxxxxxx> wrote:
>
> Semplificando al massimo:
>
> E' una tecnologia di tunneling che permette di creare reti virtuali.
> Il tunneling si implementa aggiungendo una o piu' etichette (label) al
> pacchetto (si aggiungono immediatamente dopo l'header di livello
> datalink). Il routing si basa sui valori contenuti nelle label (un po' come
> accade(va) con il VPI:VCI di ATM) e non sugli indirizzi IP.
> Ció che si trasporta (ossia cio' che sta "dopo" le label) puo' essere un
> pacchetto IP o un intero frame (eg, ethernet), creando rispettivamente una
> rete virtuale di livello 3 o 2.
>
> Questa tecnologia si usa specialmente nel core degli ISP perche' permette
> loro di creare reti "private" (non nel senso crittografico) per vari
> clienti che possono quindi coesistere nella stessa infrastruttura fisica.
> Tutto cio' e' trasparente per i clienti che semplicemente credono di avere
> una rete dedicata che il provider gli fornisce, quindi per esempio uno
> scenario d'uso per il cliente finale e' unire varie sedi con IP private in
> maniera trasparente senza dover implementare niente (tutto il lavoro avviene
> nella rete MPLS del provider).
Aggiungo solo un bit. Un altro dei vantaggi dell'IP/MPLS è la
possibilità di garantire per i servizi trasportati un certo livello di
resiliance ai guasti in rete, senza dover attendere i meccanismi tipici
dell'IP (FastReroute).
Questa è una delle feature molto attraenti per i carrier (TI, Wind e
compagnia bella), che possono farsi pagare $$ per questo livello di
affidabilità del servizio.
Per questo motivo l'MPLS è stato esteso anche a protocolli a
commutazione di circuito (Generalized MPLS, GMPLS) come SDH/OTN che non
avrebbero bisogno delle funzionalità di tunneling. Tramite il GMPLS è
possibile garantire protezioni di tipo carrier grade (<50ms) in presenza
di N guasti o comunque garantire il ripristino dei servizi nell'arco di
poche centinaia di ms.
ciao
Berto
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Le idee sono come le tette. Se non sono abbastanza grandi si possono
gonfiare
Stefano Benni
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