> > ho un pc con fedora, su cui ho sviluppato un'applicazione, e su cui sono
> > installate tutte le librerie "giuste".
>
> In che senso giuste ? L'applicazione deve continuare a funzionare anche se
> le librerie si evolvono.
Certo, ma chi mi obbliga a farle evolvere? Mi spiego: se l'applicazione è
sviluppata con un certo set di tool, kernel e librerie, diciamo con una certa
distribuzione, e funziona come deve, perché mai devo aggiornare il kernel e/o
le librerie, tenuto conto che non ho problemi di sicurezza, a meno che non
trovi bachi risolti in versioni successive o mi servano le feature aggiuntive
delle versioni successive?
Il problema, per me, è fare una gestione della configurazione, nel senso che la
mia applicazione è un qualcosa che va in una postazione remota, in cui non c'è
interazione umana, e che deve funzionare sempre.
Ora, nulla mi vieta che con le librerie versione 1.2.3 funzioni, ma che le
1.2.4 introducano un baco che magari mi blocca l'applicazione, e che sia
risolto dall 1.2.5, io mi devo gestire questo casino, che se ho bisogno di
feature della 1.2.4 non presenti nella 1.2.3 può avere senso ma che, in
quest'ultimo caso, gestisco a livello di deployment e test interno, e solo dopo
che il test interno è passato, passo ad un test esterno, e se passa anche
questo rilascio con la nuova libreria.
Quindi che mi interessa aggiornare in casi diversi?
> Si chiama RPM ed è una gestione di pacchetti. I setup lasciamoli a Windows.
...
Ok x il discorso rpm. Volevo evitare di imbarcarmi nel casino del .spec e
compagnia cantante. Grazie per il chiarimento
Ciao
sandman42
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