* martedì 01 gennaio 2008, alle 15:35, Fabio Muzzi scrive:
> Io mi sono sempre compilato i kernel da solo, per cui non ho esperienza
> di initrd (uso sempre i drivers necessari al boot compilati statici), e
> ora mi piacerebbe sapere, in due parole:
>
> - i kernel moderni pacchettizzati supportano un cambio radicale di
> hardware oppure occorre appunto rigenerare in qualche modo initrd sulla
> macchina nuova? (quindi partendo con una live)
Scusa una cosa. Non capisco il passaggio logico di questi due periodi.
Se ti sei sempre compilato tutto statico, di *sicuro* questo modo di
operare, che ha altri pregi, non supporta questa feature. Non capisco
quindi la contrapposizione.
Invece i kernel con immagine initrd a corredo supportano cambio di hw
anche radicale.
L'unica differenza, oggi, viene introdotta da udev che, essendo
userspace, si carica in initrd. Ora. Essendo che udev e` dinamico, e
facile che l'hw nuovo abbia bisogno di device nuove che ovviamente non
sono nell'initrd e per questo non fai boot (esempio classico, nel
passaggio da un architettura ata a scsi o viceversa).
> - se occorre rigenerare, come si fa?
Fai boot con _qualcosa che ci riesce_, possibilmente allineato in
termini di kernel/udev al tuo kernel d'uso, e lanci
update-initramfs -u -k `versionedelkernel`
Nota che questo potrebbe essere necessario anche se cambi scheda di rete
(non la compromissione del boot, ma la rigenerazione dell'initrd previa
cancellazione della persistent rule che applica in /etc/udev/rules.d/ -
tipicamanete /etc/udev/rules.d/z25_persistent-net.rules).
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Maurizio - Tannoiser - Lemmo
Founder Member of ERLUG http://erlug.linux.it
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BOFH excuse #284:
Electrons on a bender
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