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[Erlug] Windows vs Linux a volte ritornano (desktop) + ambiente di svilu

To: erlug@xxxxxxxxxxxxxx
Subject: [Erlug] Windows vs Linux a volte ritornano (desktop) + ambiente di sviluppo
From: Ivan Sergio Borgonovo <mail@xxxxxxxxxxxxxxx>
Date: Mon, 11 Jun 2007 08:58:06 +0200
On Sun, 10 Jun 2007 23:47:29 +0200
Fabio Muzzi <kurgan@xxxxxxxxxx> wrote:

> Tutto sensato, ma pur non avendo molta dimestichezza con le budelle
> di gnome (e qui si vede che uso ubuntu come userei windows, cioe`
> accontentandomi di sapere che piu` o meno va, senza capire come), mi
> sembra di notare che mentre la wireless non si auto-configura al
> boot, ma solo dopo il login, la wired si auto-configura
> tranquillamente al boot. O sbaglio?

Qua c'è un minimo di sensatezza...
La vera cosa da farsi sarebbe una GUI sopra wpa_supplicant *solo* per
configurarlo e per sapere lo stato della connessione.
Da quel che mi è parso di capire, configurando a mano la parte
wireless si possono ottenere comportamenti più sensati.
Quello che intendo è che il wireless penso si usi in:
- unica rete *conosciuta* presente
- più reti *conosciute* presenti
- rete non autenticata in "roaming"
- più reti *sconosciute* in roaming

Alcune di queste possono avere "default" sensati (connettiti) altre
implicano una scelta (connettiti a questa o non connetterti affatto).
E dovrebbe essere possibile imporre dei vincoli lato amministratore
alle possibilità di scelta.
Con i cazzilli grafici che ci sono in giro a) non è possibile fare
scelte di default sensate b) non è possibile imporre vincoli
amministrativi a cosa connettersi.
Ciliegina: in presenza di una configurazione manuale, la parte
grafica non funziona più... Il che implica sia doversi scrivere una
configurazione manuale completa, sia perdere il toolino grafico di
segnalazione dello stato.

> > Riguardo quest'ultimo punto, una considerazione amara ... quanti
> > di voi, oggi, spenderebbero a cuor leggero la propria credibilità
> > professionale affermando che sul desktop "Linux è molto più
> > stabile di Windows", rivolgendosi a un pubblico generalista che
> > considererebbe capziose distinzioni come "GNOME non è Linux"
> > oppure "Ubuntu non è Linux" ?

Te lo saprò dire dopo 1 mese di stable sul notebook. Attualmente il
mio riferimento sono: kde su una kubuntu vecchia e non proprio
coccolata (nel senso che è una edgy installata quando edgy era
testing, con un set di repo non ufficiali e mai portata a quello che
dovrebbe essere una edgy stable (che non dovrebbe avere così tanta
roba in kept back suppongo) e una sid sempre con kde.
kubuntu è abbastanza stabile, nel senso che sono decisamente rare le
volte in cui a mia moglie si freeza una applicazione... c'è da dire
che mia moglie non fa del PC un uso intensivo.
sid abbastanza spesso mi resetta X e ho un po' di problemini con
konqueror e i media player embedded.
Tenderei a pensare che lo farebbe di meno se avessi scelto anything
but amd64.
Mi sono fermato a W2K e per giunta solo su server dove non girano
wazzaia di applicazioni anche magari non propriamente "mainstream" e
quindi più testate.
Il campione è piccolo, sia su Linux che su Windows e non esattamente
confrontabile... però non è esattamente confortante.

Lato sviluppo e quel poco che faccio di amministrazione server, a
parte la maturità di un po' di feature (autocompletion e
refactoring[1]) degi ide/editor ancora 1000 volte Linux.

Il notebook comunque un paio di problemini li ha... kbluetooth si
impalla perchè da quello che mi è parso di capire il ciappino
bluetooth parte giustamente *spento*.
kdenetworkmanager/dcop/kwalletmanager credo si aspettino
vicendevolmente... e se uno non ficca dentro la pw al momento
opportuno (che non ho capito qual'è) gli tocca scendere e risalire
(almeno da kdenetworkmanager).

> Beh, posso dire con abbastanza certezza che il rapporto
> prezzo-prestazioni e` in netto vantaggio, e che l'eliminazione
> (quasi totale, ecco) del problema virus sono due bei motivi per
> provare a fare almeno alcuni desktop con Linux... cosa che in
> effetti stiamo provando a fare con un cliente. Nota che fra provare
> e riuscire ce ne passa.

Mi sembra che molti dei fattori tranne 1 che rendevano Linux più
resistente ai virus siano stati bilanciati.
In particolar modo, anche se non so con tutta la paccottiglia legacy
il problema dell'utente amministratore con Vista dovrebbe essere
stato molto migliorato.
Ora quello che rimane è il comportamento degli utenti e il numero di
target appetibili, che sono in fondo la stessa cosa. All'aumentare
degli utenti, una fascia sempre più larga userà la macchina in
maniera impropria.

Forse un altro fattore mitigante potrebbe essere il fatto che Linux
ha le distribuzioni. Questo demotiva l'utente a raccattare roba in
giro (sia perchè la trova facilmente in un posto sia perchè è
*difficile* installarla altrimenti) e inoltre dovrebbe garantire un
minimo in più di variabilità tra sistemi.

> E non dimentichiamo che oggi c'e` Vista, che e` un ENORME passo
> indietro rispetto a XP per stabilita` e costi. E quando dico costi
> intendo diretti (prezzo di acquisto) e soprattutto indiretti
> (allucinanti politiche di gestione delle licenze che costringono la
> gente a fare salti mortali per convincere windows che e` stato
> pagato e non deve rompere i maroni se gli cambio pezzi di HW
> sotto). 

bon... magari per gli smanettoni costituisce problema, la stabilità
probabilmente arriverà al primo SP.

[1] poi magari ne parliamo appena torno dalle vacanze...
veloci note:

vi/emacs hanno da poco guadagnato l'autocompletion (metodi e
signature) ma non mi sembrano particolarmente maturi.
La parte di documentazione online contestuale è un po' un PITA.

Kdevelop forse?? è molto che non lo guardo. Ho visto che è comparsa
l'autocompletion con le signatures.

I tool di refactoring gravitano intorno a pochi linguaggi e mi sembra
che non è che si integrino poi così bene nei tool open source
rispetto a come si integrano in VS.
Eclipse mi sembra un mondo a parte, devo imparare ad usarlo, c'è un
po' il problema dei plug-in (system wide vs. user).

Tra i problemi del supporto dei linguaggi... mi sembra che solo C#
possa essere usato sia come linguaggio di scripting che
"compilato"... e Java che per me è ancora un mondo a parte.
Se a questo aggiungiamo il fatto che ad ora non mi sembra esattamente
semplice trovare hosting in Python...

Non ho capito bene poi come funzioni (e costi) degli strumenti di
revision control in ambiente Microsoft... ma a parte i catafalchi
costosi come credo che sia SharePoint non credo ci sia altro che
installare un client svn.

Ovviamente da non sottovalutare il fatto che nello sviluppo lavorare
con software Libero aiuta (per la comprensione di quello che c'è
sotto, per la community, per le 1000+1 maniera in cui puoi testare
soluzioni senza investire capitali[2] prima di capire se ti serve o
meno, etc...).


[2] questo forse spiega come mai in Italia ci siano così tanti
sviluppatori Open più che il genio italico. Pur sempre un'opportunità
da cogliere... anche se non sono un sostenitore dell'intervento
statale (non che non sia in qualche modo statalista per certe cose
però), magari qualche cosina si potrebbe fare in termini di
incentivi, legislazione o decisioni amministrative locali/nazionali.
Sempre in un'ottica di investimento più che di sovvenzione.

-- 
Ivan Sergio Borgonovo
http://www.webthatworks.it

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