Salvatore di Maggio ha scritto:
> Scrive Francesco Biacca <cbiacca@xxxxxxxxxxxxx>:
>
>
>> vanno nelle pensioni, nei debiti di guerra ma, soprattutto, nelle tasche
>> dei politici (che annualmente aumentano il proprio stipendio).
>>
>
> gli stipendi dei parlamentari (che cmq sono un'offesa all'onestà) sono una
> parte
> infinitesima dei soldi che si buttano via; la gran parte vanno a finanziamenti
> incontrollati (anzi, molto ben controllati)
>
>
>> Mi spiego: io critico apertamente l'atteggiamento
>> dell'associazione software libero, pur non sapendo come siano andati i
>> contatti con il governo dietro le quinte. Cioè, qual è il senso di fare
>> una proposta del genere accusando microsoft?
>>
> [ecc.]
>
> non volevo criticare la microsoft: lei fa la sua gara, Gates deve fare i suoi
> interessi, mica i miei, nulla da dire su questo.
> La mia critica è rivolta alla scarsa attenzione alla destinazione delle
> risorse:
> dato che si è parlato di ricerca, dicevo che non si può pretendere di
> finanziare
> la ricerca se non si sta attenti agli "sprechi" (metto le virgolette perché si
> sa benissimo dove vanno i soldi, altrochè "sprechi").
>
> Mi va bene che abbiamo 3 nuovi centri di ricerca, ma oltre a istituirli, ci
> vogliono i $fondi$ per mantenerli, altrimenti creiamo quelle "cattedrali nel
> deserto" costruite dalla premiata ditta Arraffa & Sparisci.
> Anche perché microsoft ha parlato di finanziamento non in denaro, ma in
> prodotti, assistenza & co. Questo vuol dire che quello che c'è da pagare in
> euro (cioè tutto il non-IT) lo tira fuori il governo. E questo mi andrebbe
> ancora bene, ma la copertura? E' qui che inizio a preoccuparmi. Se quel "tutto
> il resto" lo fa la ditta di cui sopra, la copertura è un argomento che
> spaventa.
>
> Si rischia di sperperare altro denaro pubblico senza un ritorno (e in Italia
> non
> è un'eventualità remota)....
>
> Essere ottimista... è come dare ancora carta bianca a Catilina...
>
Gia'... Avete letto ben bene i pdf?
"PREMESSO... che le società del gruppo Microsoft sono a favore di una
politica di neutralita' tecnologica dove tutti possano ugualmente avere
la possibilita' di accedere al mercato e che il gruppo e' parte attiva a
livello internazionale per promuovere iniziative rivolte alla
interoperabilita' dei sistemi, indipendentemente dalle tecnologie usate."
Possiamo stare tranquilli?
Grillo
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Maurizio Grillini
www.grillini.com
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