inoltro alla ML di erlug la risposta che Marica ha dato nella lista
riciclopc alla quale inoltrai la mail di Fabio.
Stefano
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Fabio <soulplace@xxxxxxxx> ha scritto:
Un po' di tempo fa mi è venuta in mente un'idea secondo me molto carina,
cioè di organizzare una specie di giornata del "riciclaggio
informatico", dove ci si incontra e si raccoglie tutto il materiale
informatico non più utilizzato per donarlo alle associazioni che si
occupano di rimetterlo in ciclo (ne esistono vero?).
Mi serve sapere se esiste qualcosa del genere già attivo (non voglio
fare concorrenza a nessuno :-P), perchè da quanto ho trovato in rete se
ne parla molto ma nessuno (o quasi) fa qualcosa di concreto.
Secondo voi è una buona idea? è attuabile?
Magari si può collaborare con altri lug ect...fatemi sapere!!
Bye!!
Di esperienze in Italia se ne contano diverse, dai pionieri del GOLEM,
le associazione binario etico, raccattaraee, verdebinario, le sezioni
ITC di ISF (Ingegneria Senza Frontiere), cosi' come diversi LUG, tanto
per citarne. Alcuni Hacklab (laboratori hacker), sparsi per l'Italia
hanno organizzato a più
riprese le cosiddette «banche degli organi» (organi di computer,
ovviamente) dove chiunque può portare l'hardware che non usa più.
Queste esperienze, come giustamente dici, hanno avuto alterne fortune,
ma hanno
dimostrato l'interesse e la funzionalità del libero
scambio di hardware usato. Trash!italia è un punto di contatto, di
incontro, di
scambio d'esperienze ed opinioni tra i vari gruppi locali di trashware.
Dispone di un wiki che progressivamente si va riempendo di materiale
interessante.
Credo che qui (http://trashware.linux.it/wiki/Gruppi)
tu possa trovare una lista abbastanza esaustiva e un ottimo howto http://trashware.linux.it/wiki/Trashware_HOWTO
Per quanto riguarda la realtà a Ferrara è in corso il progetto
"tRicicloPC con Linux".
A giugno l'Assessorato al Sistema Informatico del Comune di Ferrara ha
contattato le associazioni FerraraLUG e ISF e il CSV (Centro Servizi
per il
Volontariato) per partecipare al progetto di riciclaggio del materiale
informatico (personal computer, monitor, stampanti) che
l'amministrazione periodicamente dismette e fin ora cedute a ditte
private per la rottamazione, con l'obiettivo di recuperare e
ricondizionare questo materiale considerato "obsoleto" per gli
applicativi Windows, ma in realtà funzionante e potenzialmente
utilissimo ad associazioni, scuole, famiglie per svolgere attività
didattiche o di gestione (contabilità, archivi, etc...), navigazione in
internet, piccole reti e altro ancora, utilizzando sistemi operativi
Open Source di libera e gratuita distribuzione. Contestualmente alla
consegna di queste macchine è previsto un corso basi di Linux affinchè
le macchine possano essere effetivamente utilizzate.
Il progetto è nella fase finale di sperimentazione, infatti, dopo
alcuni mesi necessari per mettere a punto tutta una serie di questioni
burocratiche, abbiamo ritirato e cominciato a mettere a punto le prime
macchine e nelle prossime settimane organizzaremo con alcuni membri
delle associazioni dei momenti di incontro al fine di realizzare presso
i locali del CSV un corso base che metta le associazioni in grado di
utilizzare il materiale che verrà loro consegnato.
Riallacciandomi all'how-to che ho linkato, le tre attività «portanti»
del progetto sono la raccolta dei
computer dismessi, il ricondizionamento con Linux e Software Libero, la
redistribuzione dei computer a chi può vantaggiosamente riutilizzarli,
per ciascuna delle attività vengono individuato il soggetto più
competente e attrezzato.
Il soggetto Collettore: finché i computer sono pochi, non si
presentano grossi problemi di
raccolta e i volontari delle associazioni "riqualificatrici" riescono
con le loro
(scarse) forze. Pochissimi computer da smaltire, l'ausilio di
autovetture proprie, una sede
improvvisata e il Trashware è fatto.
Quando invece il recupero dei computer riguardasse grandi quantità di
macchine, sarà strettamente necessario
che nella raccolta sia coinvolto anche chi ha una sede, attrezzature e
organizzazione logistica per farlo. Ancora di piu' se si pensa ad un
progetto che coinvolga diversi enti donatori , sarà necessario che il
Soggetto Collettore sia già il riferimento istituzionale per chi
smaltisce i computer, perché in questo modo anche chi non è a
conoscenza del progetto Trashware contatterà comunque il soggetto
giusto.
Il soggetto Riqualificatore: è il fulcro attorno al quale, se
funziona,
può ruotare tutta l'attività di Trashware, nel nostro caso le
associzaioni di volontari di ISF e LUG di Ferrara.
Il soggetto Ridistributore: può essere chi conosce e coordina
le
associazioni di volontariato presenti su un territorio, o chi gestisce
e coordina gli aiuti a tali associazioni o a particolari gruppi di
cittadini (per esempio gli anziani o gli studenti). Nel caso della
nostra reltà locale il CSV (Centro Servizi Volontariato) svolge proprio
questi compiti. Il Soggetto Ridistributore aiuta a definire le
necessità
informatiche medie e, caso per caso, particolari dei destinatari. Non
sempre il Soggetto Riqualificatore che prepara i computer conosce le
reali necessità dei destinatari.
Proprio per questo la presenza di una “associazione di associazioni” o
dell'ente che istituzionalmente si occupa di volontariato, potrebbe
avere un peso importante sulla buona riuscita del riutilizzo. Questo
soggetto ha anche una importante
capacità/responsabilità: definire i criteri di redistribuzione e
gestire la distribuzione stessa evitandorecriminazioni e proteste da
parte delle
associazioni a cui i computer saranno assegnati solo in un secondo
tempo.
Gli obiettivi che ci poniamo con questo progetto sono molteplici. Il
principale è sicuramente il "tentativo" di fare qualcosa contro il
divario digitale, ovvero la differente possibilità d'utilizzo di
strumenti informatici esistente innanzitutto tra paesi poveri e paesi
ricchi, ma anche all'interno dei medesimi paesi ricchi, con meno
disponibilità d'informatica ed Internet per chi è povero, o anziano, o
con un ridotto livello culturale, od immigrato.
Vi è poi il desiderio di contribuire, in qualche modo, alla riduzione
dell'inquinamento e del dissesto ecologico, sollecitando e mettendo in
pratica il riutilizzo di computer finché è possibile. Ovviamente si
cerca anche di stimolare il corretto smaltimento dei cosidetti RAEE (i
rifiuti elettronici) presso le opportune discariche specializzate,
anziché consegnando nelle migliore delle ipotesi il proprio PC ad un
cassonetto stradale: non può essere assolutamente dimenticato come gli
strumenti informatici siano ricolmi di materiale tossico e pericoloso
per la saluta nostra e dell'ambiente.
Sui computer recuperati è assolutamente necessario installare
Software Libero. Il software non-libero ha infatti diversi tipi di
incompatibilità con la natura stessa del progetto. Incompatibilità
soprattutto economiche, poiché l'acquisto delle
licenze sarebbe troppo oneroso per associazioni di volontariato e per
le popolazioni dei paesi in via di sviluppo e ovviamente, allo stesso
tempo, è illegale installare software proprietario senza pagare le
licenze
d'uso. Installando Software Libero inoltre non si diventa lo strumento
commerciale di nessuna delle grandi aziende, che sarebbero ben felici
di avere degli ottimi agenti commerciali che diffondono e insegnano
gratis i loro prodotti alle associazioni italiane e a vari popoli nel
mondo. È infine spesso difficile reperire versioni di qualunque
software non-libero in grado di funzionare in modo corretto sulle
macchine oggetto del recupero e, anche qualora ciò fosse possibile,
risulterebbe spesso inutile poiché i prodotti nuovi e aggiornati spesso
non hanno caratteristiche accettabili di retrocompatibilità ma anzi
contribuiscono, come descritto, in modo determinante all'obsolescenza
tecnica e all'esclusione sociale.
Nell'ambito del Software Libero si possono trovare buoni
programmi con richieste hardware modeste in grado di funzionare
ottimamente sui computer recuperati, avendo comunque la garanzia di
restare al di fuori della logica che porta all'invecchiamento
accelerato dei prodotti informatici. Per alcuni progetti inoltre, ad
esempio quelli riferiti ai
paesi in via di sviluppo, il Software Libero rappresenta meglio di
qualunque altro modello la tecnologia vista nell'ottica del
miglioramento dell'esistenza, della condivisione delle conoscenze e del
progresso individuale e di gruppo che porti all'avanzamento
socio-culturale, oltreché tecnologico, collettivo.
Sarebbe bello, come dici, istituire una giornata ufficiale del riciclo,
a mio parere i problemi di tipo logistico da affrontare sono reperire
il luogo dove realizzare la giornata e pubblicizzare l'iniziativa, un
modo per verificare che il materiale donato sia funzionante (cosi' che
si scoraggino quei "furbetti" che vogliono disfarsi dei "rottami" e
abbiano scambiato il soggetto "riqualificatore" per una discarica), far
firmare una liberatoria a coloro che donano hd, dichiarando di aver
salvato precedentemente i dati ed infine che i soggetti
"riqualificatori" abbiano a disposizione un'Officina Informatica con
dei locali idonei per realizzare il progetto di riciclaggio e dove
stoccare il materiale.
Spero che la risposta sia esauriente e che si possa in qualche modo
contribuire all'iniziativa.
--
Marica Landini
mail: marica.landini@xxxxxxxxxxxxxxxx
Ferrara Linux User Group http://www.ferrara.linux.it
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Riciclopc mailing list
Riciclopc@xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
http://liste.ferrara.linux.it/listinfo/riciclopc
--- End Message ---
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