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[Fwd: Re: [Riciclopc] [Fwd: [Erlug] Nuova manifestazione]]

To: erlug@xxxxxxxxxxxxxx
Subject: [Fwd: Re: [Riciclopc] [Fwd: [Erlug] Nuova manifestazione]]
From: Stefano Giacometti <thebinarybrain@xxxxxxxxx>
Date: Thu, 16 Nov 2006 17:00:40 +0000
inoltro alla ML di erlug la risposta che Marica ha dato nella lista riciclopc alla quale inoltrai la mail di Fabio.

Stefano
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To: riciclopc@xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx, erlug@xxxxxxxxxxxxxx
Subject: Re: [Riciclopc] [Fwd: [Erlug] Nuova manifestazione]
From: Marica Landini <marica.landini@xxxxxxxxxxxxxxxx>
Date: Thu, 16 Nov 2006 15:51:30 +0100
Fabio <soulplace@xxxxxxxx> ha scritto:
Un po' di tempo fa mi è venuta in mente un'idea secondo me molto carina,
cioè di organizzare una specie di giornata del "riciclaggio
informatico", dove ci si incontra e si raccoglie tutto il materiale
informatico non più utilizzato per donarlo alle associazioni che si
occupano di rimetterlo in ciclo (ne esistono vero?).
Mi serve sapere se esiste qualcosa del genere già attivo (non voglio
fare concorrenza a nessuno :-P), perchè da quanto ho trovato in rete se
ne parla molto ma nessuno (o quasi) fa qualcosa di concreto.
Secondo voi è una buona idea? è attuabile?
Magari si può collaborare con altri lug ect...fatemi sapere!!

Bye!!
Di esperienze in Italia se ne contano diverse, dai pionieri del GOLEM, le associazione binario etico, raccattaraee, verdebinario, le sezioni ITC di ISF (Ingegneria Senza Frontiere), cosi' come diversi LUG, tanto per citarne. Alcuni Hacklab (laboratori hacker), sparsi per l'Italia hanno organizzato a più riprese le cosiddette «banche degli organi» (organi di computer, ovviamente) dove chiunque può portare l'hardware che non usa più. Queste esperienze, come giustamente dici, hanno avuto alterne fortune, ma hanno dimostrato l'interesse e la funzionalità del libero scambio di hardware usato. Trash!italia è un punto di contatto, di incontro, di scambio d'esperienze ed opinioni tra i vari gruppi locali di trashware. Dispone di un wiki che progressivamente si va riempendo di materiale interessante.
Credo che qui (http://trashware.linux.it/wiki/Gruppi) tu possa trovare una lista abbastanza esaustiva e un ottimo howto http://trashware.linux.it/wiki/Trashware_HOWTO

Per quanto riguarda la realtà a Ferrara è in corso il progetto "tRicicloPC con Linux".

logo riciclopc


A giugno l'Assessorato al Sistema Informatico del Comune di Ferrara ha contattato le associazioni FerraraLUG e ISF e il CSV (Centro Servizi per il Volontariato) per  partecipare al progetto di riciclaggio del materiale informatico (personal computer, monitor, stampanti) che l'amministrazione periodicamente dismette e fin ora cedute a ditte private per la rottamazione, con l'obiettivo di recuperare e ricondizionare questo materiale considerato "obsoleto" per gli applicativi Windows, ma in realtà funzionante e potenzialmente utilissimo ad associazioni, scuole, famiglie per svolgere attività didattiche o di gestione (contabilità, archivi, etc...), navigazione in internet, piccole reti e altro ancora, utilizzando sistemi operativi Open Source di libera e gratuita distribuzione. Contestualmente alla consegna di queste macchine è previsto un corso basi di Linux affinchè le macchine possano essere effetivamente utilizzate.

Il progetto è nella fase finale di sperimentazione, infatti, dopo alcuni mesi necessari per mettere a punto tutta una serie di questioni burocratiche, abbiamo ritirato e cominciato a mettere a punto le prime macchine e nelle prossime settimane organizzaremo con alcuni membri delle associazioni dei momenti di incontro al fine di realizzare presso i locali del CSV un corso base che metta le associazioni in grado di utilizzare il materiale che verrà loro consegnato.

Riallacciandomi all'how-to che ho linkato, le tre attività «portanti» del progetto sono la raccolta dei computer dismessi, il ricondizionamento con Linux e Software Libero, la redistribuzione dei computer a chi può vantaggiosamente riutilizzarli, per ciascuna delle attività vengono individuato il soggetto più competente e attrezzato.

Il soggetto Collettore: finché i computer sono pochi, non si presentano grossi problemi di raccolta e i volontari delle associazioni "riqualificatrici" riescono con le loro (scarse) forze. Pochissimi computer da smaltire, l'ausilio di autovetture proprie, una sede improvvisata e il Trashware è fatto.
Quando invece il recupero dei computer riguardasse grandi quantità di macchine, sarà strettamente necessario che nella raccolta sia coinvolto anche chi ha una sede, attrezzature e organizzazione logistica per farlo. Ancora di piu' se si pensa ad un progetto che coinvolga diversi enti donatori , sarà necessario che il Soggetto Collettore sia già il riferimento istituzionale per chi smaltisce i computer, perché in questo modo anche chi non è a conoscenza del progetto Trashware contatterà comunque il soggetto giusto.

Il soggetto Riqualificatore:  è il fulcro attorno al quale, se funziona, può ruotare tutta l'attività di Trashware, nel nostro caso le associzaioni di volontari di ISF e LUG di Ferrara.

Il soggetto Ridistributore: può essere chi conosce e coordina le associazioni di volontariato presenti su un territorio, o chi gestisce e coordina gli aiuti a tali associazioni o a particolari gruppi di cittadini (per esempio gli anziani o gli studenti). Nel caso della nostra reltà locale il CSV (Centro Servizi Volontariato) svolge proprio questi compiti. Il Soggetto Ridistributore aiuta a definire le necessità informatiche medie e, caso per caso, particolari dei destinatari. Non sempre il Soggetto Riqualificatore che prepara i computer conosce le reali necessità dei destinatari. Proprio per questo la presenza di una “associazione di associazioni” o dell'ente che istituzionalmente si occupa di volontariato, potrebbe avere un peso importante sulla buona riuscita del riutilizzo. Questo soggetto ha anche una importante capacità/responsabilità: definire i criteri di redistribuzione e gestire la distribuzione stessa evitandorecriminazioni e proteste da parte delle associazioni a cui i computer saranno assegnati solo in un secondo tempo.

Gli obiettivi che ci poniamo con questo progetto sono molteplici. Il principale è sicuramente il "tentativo" di fare qualcosa contro il divario digitale, ovvero la differente possibilità d'utilizzo di strumenti informatici esistente innanzitutto tra paesi poveri e paesi ricchi, ma anche all'interno dei medesimi paesi ricchi, con meno disponibilità d'informatica ed Internet per chi è povero, o anziano, o con un ridotto livello culturale, od immigrato.

Vi è poi il desiderio di contribuire, in qualche modo, alla riduzione dell'inquinamento e del dissesto ecologico, sollecitando e mettendo in pratica il riutilizzo di computer finché è possibile. Ovviamente si cerca anche di stimolare il corretto smaltimento dei cosidetti RAEE (i rifiuti elettronici) presso le opportune discariche specializzate, anziché consegnando nelle migliore delle ipotesi il proprio PC ad un cassonetto stradale: non può essere assolutamente dimenticato come gli strumenti informatici siano ricolmi di materiale tossico e pericoloso per la saluta nostra e dell'ambiente.

Sui computer recuperati è assolutamente necessario installare Software Libero. Il software non-libero ha infatti diversi tipi di incompatibilità con la natura stessa del progetto. Incompatibilità soprattutto economiche, poiché l'acquisto delle licenze sarebbe troppo oneroso per associazioni di volontariato e per le popolazioni dei paesi in via di sviluppo e ovviamente, allo stesso tempo, è illegale installare software proprietario senza pagare le  licenze d'uso. Installando Software Libero inoltre non si diventa lo strumento commerciale di nessuna delle grandi aziende, che sarebbero ben felici di avere degli ottimi agenti commerciali che diffondono e insegnano gratis i loro prodotti alle associazioni italiane e a vari popoli nel mondo. È infine spesso difficile reperire versioni di qualunque software non-libero in grado di funzionare in modo corretto sulle macchine oggetto del recupero e, anche qualora ciò fosse possibile, risulterebbe spesso inutile poiché i prodotti nuovi e aggiornati spesso non hanno caratteristiche accettabili di retrocompatibilità ma anzi contribuiscono, come descritto, in modo determinante all'obsolescenza tecnica e all'esclusione sociale. Nell'ambito del Software Libero si possono trovare buoni programmi con richieste hardware modeste in grado di funzionare ottimamente sui computer recuperati, avendo comunque la garanzia di restare al di fuori della logica che porta all'invecchiamento accelerato dei prodotti informatici. Per alcuni progetti inoltre, ad esempio quelli riferiti ai paesi in via di sviluppo, il Software Libero rappresenta meglio di qualunque altro modello la tecnologia vista nell'ottica del miglioramento dell'esistenza, della condivisione delle conoscenze e del progresso individuale e di gruppo che porti all'avanzamento socio-culturale, oltreché tecnologico, collettivo.

Sarebbe bello, come dici, istituire una giornata ufficiale del riciclo, a mio parere i problemi di tipo logistico da affrontare sono reperire il luogo dove realizzare la giornata e pubblicizzare l'iniziativa, un modo per verificare che il materiale donato sia funzionante (cosi' che si scoraggino quei "furbetti" che vogliono disfarsi dei "rottami" e abbiano scambiato il soggetto "riqualificatore" per una discarica), far firmare una liberatoria a coloro che donano hd, dichiarando di aver salvato precedentemente i dati ed infine che i soggetti "riqualificatori" abbiano a disposizione un'Officina Informatica con dei locali idonei per realizzare il progetto di riciclaggio e dove stoccare il materiale.

Spero che la risposta sia esauriente e che si possa in qualche modo contribuire all'iniziativa.

-- 
Marica Landini
mail: marica.landini@xxxxxxxxxxxxxxxx
Ferrara Linux User Group http://www.ferrara.linux.it


_______________________________________________
Riciclopc mailing list
Riciclopc@xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
http://liste.ferrara.linux.it/listinfo/riciclopc

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