* mercoledì 25 ottobre 2006, alle 17:34, massimiliano.campana@xxxxxxxxxxxxxx
scrive:
> dhcp-server restart
> +++ syslog +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
> ...
> Oct 25 07:36:46 localhost dhcpd: Internet Systems Consortium DHCP Server
> V3.0.1
La versione a cui mi riferisco io, e` quella in debian stable, quindi,
non questa.
Niente di male, ma comporta che alcune micro-considerazioni sono da
rimodulare, laddove applica, al tuo caso specifico.
In particolare, quel "dhcp-server restart" e` inteso nel riavviare il
demone mediante script di servizio? (tipicamente /etc/init.d/dhcp
restart, in debian).
Di solito, e` opportuno usarli, perche` spesso vengono utilizzati per
fare il corretto source di file di configurazione. Attivare i demoni a
mano, potrebbe produrre comportamenti bizzarri.
Non so se e` il tuo caso.
> +++ dhcpd.conf +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
> ddns-update-style none;
in dhcpd 2.0_espicci, non c'e` (ancora) il supporto per ddns. In ogni
caso, credo che questo sia un default. Se lo e`, e` una dichiarazione
inutile, harmless, ma inutile. Magari controlla.
> option domain-name-servers 192.168.1.101, 192.168.1.1;
per amor di semplicita`/trouble solving, ti suggerisco di fare tutta la
configurazione nella definizione della subnet. Io questa la sposterei
li.
> default-lease-time 600;
> max-lease-time 7200;
>
> authoritative;
vedi sopra. Questo e` un default, rindondante.
> # Use this to send dhcp log messages to a different log file (you also
> # have to hack syslog.conf to complete the redirection).
> log-facility local7;
Non c'e` in 2.0_espicci ma suppongo sia ok
> subnet 192.168.1.0 netmask 255.255.255.0 {
> range 192.168.1.200 192.168.1.205;
> # option subnet-mask 255.255.255.0;
> #option routers 192.168.1.1;
> #option broadcast-address 192.168.1.255;
> }
io, alla luce delle tue conf, la riscriverei cosi`:
subnet 192.168.1.0 netmask 255.255.255.0 {
range 192.168.1.100 192.168.1.200;
option broadcast-address 192.168.1.255;
option routers 192.168.1.1;
option domain-name-servers 192.168.1.1;
}
L'altro dns (192.168.1.101) e` nel lease del dhcp. In che senso?
> +++ ifconfig +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
> eth0 Link encap:Ethernet HWaddr 00:D0:09:E6:DC:FE
> inet addr:192.168.1.101 Bcast:192.168.1.255 Mask:255.255.255.0
Alla luce di questo, non avrebbe senso che il range di indirizzi
partisse da 102?
e di conseguenza:
subnet 192.168.1.0 netmask 255.255.255.0 {
range 192.168.1.102 192.168.1.200;
option broadcast-address 192.168.1.255;
option routers 192.168.1.1;
option domain-name-servers 192.168.1.101, 192.168.1.1;
}
> root 1196 1 0 07:41 ? 00:00:00 /usr/sbin/dhcpd3 -q eth0
Ok.
Mi permetto, visto che sei ricettivo, di suggerire l'uso del grep per
evidenziare le porzioni di interesse in output verbosi come questo.
> Qualche idea ?
Come suggerivo: la conf di suo, non ha errori grossolani, ma:
- sincretizzerei la conf specificando tutto nella subnet
- modificherei la subnet per definire la parte "dinamica", o in
alternativa, specificherei gli host statici - e suppongo che il dhcp e
dns server lo sia. ;)
- hint casuale: stoppa. verifica che non ci siano processi attivi.
avvia. Ovvero, non usare restart, in questa fase. Potrebbe essere il
caso che troppi cicli di riavvio, abbiano incasinato qualcosa.
Se tutto va male, potresti provare a lanciare il demone a mano, con le
opzioni -f (processo in foreground) e -d (logga su standard error) e
provare a lanciare qualche client e vedere che fa.
HTH.
--
Maurizio - Tannoiser - Lemmo
Founder Member of ERLUG http://erlug.linux.it
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Si` si`, ho fatto bancomat.
-- cena linuxmeeting 2002
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