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Re: [Erlug] Anche le Poste con Office...

To: ERlug - Lista Pubblica <erlug@xxxxxxxxxxxxxx>
Subject: Re: [Erlug] Anche le Poste con Office...
From: Maurizio Grillini <maurizio@xxxxxxxxxxxx>
Date: Fri, 23 Dec 2005 07:25:49 +0100
ivan ha scritto:

On 12 22, Ivan Sergio Borgonovo wrote:
Se chiedi cose senza senso e senza sapere cosa hanno fatto non ci fai bella 
figura.

va bene potevo anche impegnarmi maggiormente, ma ultimi tempi sono diventato piuttosto pessimista su certe cose. forse troppo.
:)
So bene anche io. Ormai per gestire la vita privata (non il lavoro, ma tutte le rotture di scatole della giornata) ci vuole un ragioniere. Quest'anno per me ha superato ogni record! Se per caso ti danno una risposta (io sono in attesa di risposta a un fax alla telecom inviato il 16 ottobre scorso e sono certo che non mi risponderanno mai, anzi forse e' ora di sollecitare una risposta, che ne dici?) puoi insistere e chiedere della documentazione tecnica, in modo da poter "provvedere tramite miei programmatori", ergo la comunita' Open Source. Non so quanto possa avere seguito questa faccenda delle raccomandate online tramite programmi di videoscrittura nell'immediato (io mi diverto ancora a fare la fila all'ufficio postale, previa stampa da OpenOffice) ma e' giusto far sapere che le alternative esistono e sono realmente utilizzate.

La Pubblica Amministrazione era stata invitata anni fa ad agevolare le soluzioni Open Source.
http://www.innovazione.gov.it/ita/comunicati/2003_10_29.shtml
Ora non e' chiaro se Poste Italiane rientrano nella Pubblica Amministrazione, ma da questo documento risulta che la stessa Pubblica Amministrazione dovrebbe essere preoccupata dalla scelta che hai segnalato:
http://www.infogiur.com/news/e_government_accordo_mit_poste.asp
Se la Pubblica Amministrazione utilizzasse software Open Source non potrebbe inviare raccomandate tramite il servizio online. :)

E' curioso che proprio ieri l'avvocato Augusta Lagostena Bassi nella trasmissione Forum diceva che le Poste dovrebbero preoccuparsi maggiormente di fare bene il servizio tradizionale che loro compete (recapitare posta), piuttosto che imbarcarsi in novita'.

questo ragionamento lo do buono, in questo caso, solo se le poste sono
un ente privato che offre un servizio a privati consumatori. non so se
e' cosi', ora. una volta era un ente statale che offriva un servizio
pubblico a cittadini. com' e' la situazione ora ?
Credo che sia spa (ufficialmente pubblica, quindi) soggetta a controllo dallo stato (nomina e revoca degli amministratori). Solito pasticcio all'italiana.
Ciao
    Maurizio

--

Maurizio Grillini
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