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[Erlug] Articolo di Jacopo Fo

To: ERlug - Lista Pubblica <erlug@xxxxxxxxxxxxxx>
Subject: [Erlug] Articolo di Jacopo Fo
From: joker@xxxxxxxxxxxxx
Date: Wed, 14 Dec 2005 20:34:53 +0100
Se l'opposizione pacifista e' cosi' stupida perche' il Pentagono
dovrebbe essere intelligente?
(A proposito dell'Intelligenza, di Linux e della fine del mondo)

C'e' una parte del mondo, una grossa parte del mondo, che vede un'altra
tv. Una tv che trasmette il video di un gruppo di soldati americani che
hanno appena ammazzato un'automobilista iracheno a un posto di blocco.
Non sembra proprio un terrorista. Un soldato si avvicina, prende la mano
del morto e la agita: "Fai ciao ciao alla telecamera!"
Esiste un'altra tv che dedica grande spazio alle condanne ridicole
inflitte ai soldati Usa colpevoli di torture.
Una tv che da' tutti i giorni notizia di quelle 4 o 5 famiglie irachene
fatte fuori ai posti di blocco da soldati nervosi. Le migliaia di
arresti illegali di cittadini che non sono accusati di nessun reato.
Una televisione che trasmette decine di interviste a mussulmani
sconvolti perche' i soldati americani a Guantanamo fanno pipi' sul
Corano.
C'e' una televisione diversa, decine di televisioni diverse, ricevute da
centinaia di milioni di mussulmani che guardano il teleschermo e hanno
la prova indiscutibile che gli Usa sono il demonio.

Avevamo previsto che le guerre in Afghanistan e Iraq non si potevano
vincere e che avrebbero provocato massacri a non finire.
Ma sinceramente quello a cui stiamo assistendo ha dell'incredibile.
L'esercito Usa e quello inglese stanno facendo di tutto per fare uscire
dalla grazia di Dio i mussulmani. Un comportamento cosi' idiotamente
provocatorio avrebbe senso solo se si volesse arrivare a uno scontro su
scala mondiale con l'Islam.
Ed e' esattamente quello che sostengono i fondamentalisti: gli Usa hanno
deciso di sterminarci, possiamo solo combattere.

E' molto diffusa l'idea che le cose non stiano in questo modo. Molti
sospettano che dietro a questo comportamento scellerato ci sia in
realta' un piano preciso: arrivare al cedimento dei rapporti
internazionali, far precipitare Oriente e paesi mussulmani nella guerra
civile, mettere in crisi la Cina con qualche epidemia che si trasmetta
anche per via tessile, arrivare al collasso ambientale cosi' da dare un
taglio alla popolazione mondiale e poter vendere aria e acqua a chi ha
voglia (e i mezzi) per vivere.


Io non credo a questa visione.
Sottolineo che sto proponendo una linea di analisi ardita.
Il mio obiettivo e' capire quanto di cio' che concretamente realizza il
Pentagono sia parte di un piano razionale e quanto frutto della
pervicace idiozia dei singoli, delle spire della burocrazia, del
dissesto sessuale, dell'errore, dell'idiozia tronfia dei potenti.
Capite che la questione ha implicazioni enormi. Un conto e' combattere
contro una banda di cervelloni che agiscono dopo averci ragionato sopra,
un conto e' doversi scontrare con la piu' grande accolita di teste di
minchia che si sia mai veduta a memoria d'uomo.

Io sono convinto della seconda ipotesi: sono scemi. Massacrano milioni
di persone per un mix straordinario: 20% malvagita' pura, 80% demenza
senile.
Non credo che gli strateghi della Casa Bianca abbiano deciso per la
guerra totale.
I disegni delle multinazionali non escludono la violenza ma l'esplodere
di una guerra totale con l'Islam sarebbe disastroso anche per loro.
E allora perche' lo fanno?
Gli eventi hanno preso la mano. Pensavano veramente che sarebbero stati
accolti da liberatori e non sospettavano che fosse meglio insegnare ai
marines due parole di arabo. Erano convinti che anche li' tutti
parlassero inglese.
E chi l'avrebbe sospettato che ai soldati Usa sarebbero saltati i nervi
dopo appena un paio di mesi a base di autobombe e mine?

Per sostenere la mia tesi potrei citare la storia di tutte le battaglie
combattute dall'invenzione della scrittura in poi.
Sono rare le situazioni nelle quali si sono scontrati generali che
ragionassero. A volte il bene dell'intelletto era appannaggio di uno
solo dei condottieri ma piu' spesso i generali erano due idioti e
vinceva il meno fesso. Prendiamo la storia dei grandi criminali, delle
grandi famiglie, dei grandi complotti. Ovunque si guardi il panorama
dell'intelligenza e' sconfortante. A meno che non si reputi
"intelligenza" la mera capacita' di compiere massacri, tradire,
torturare. Il massimo che posso riconoscere a Cesare o a Napoleone e'
un'impressionante astuzia, una capacita' di raggirare, truffare,
galvanizzare gli animi di individui ignoranti e psicotici, una
sensibilita' per la manipolazione, la corruzione. Ma se fossero stati
veramente intelligenti entrambi non sarebbero morti ammazzati dopo una
vita che posso solo definire infame da tutti i punti di vista (pare
proprio che Napoleone mori' avvelenato con l'arsenico dagli inglesi).

Questo e' un discorso essenziale. La valutazione della situazione del
mondo cambia drasticamente a seconda di come si veda questa questione:
Alessandro Magno, Carlo Martello, Stalin, Agnelli sono stati dei
vincenti o dei poveracci incapaci di percepire il vero senso della vita,
sprovvisti di quell'intelligenza (emotiva e spirituale) che rende
possibile vivere in modo degno?

Io credo che non fossero "intelligenti ma malvagi", credo che fossero
aridi, sciocchi, nevrotici, capaci di arguzie mentali su questioni
limitate ma incapaci di una visione d'insieme della loro vita, quindi
stupidi.

Ma la prova migliore (e il motivo essenziale di questo articolo) la
trovo analizzando quello che sta realizzando oggi l'opposizione in
Italia.
Se dovessimo estrapolare il progetto politico dei leader della sinistra
da quel che realizzano dovremmo concludere che i dirigenti della
sinistra sono di destra!
La sinistra ha tramato per mandare Berlusconi al governo riuscendo a
perdere le elezioni litigando. E ora sta tentando l'impossibile: perdere
anche le prossime politiche con il chiaro scopo di avere Berlusconi
ancora per 5 anni.
Forse ci riusciranno (i nostri politici di centro sinistra) ma
un'analisi razionale del loro operato mostra chiaramente che essi fanno
il gioco di Berlusconi, non perche' vogliono che vinca ma perche'
antepongono la logica di potere personale agli interessi della
coalizione.
In effetti preferiscono una sconfitta della coalizione nella quale loro
guadagnino una fettina di elettorato a una vittoria del centro sinistra
che costi qualche sacrificio personale.
E' una logica miope e stupida, come tutte le logiche di potere.
E, attenzione, se dai politici dell'Unione passiamo ai politici del
Movimento la cosa non cambia.
Oppure pensate che lo scopo della Rete di Lilliput fosse ottenere un
massacro a Genova?
Anche in questo caso i veri obiettivi del Movimento sono stati stravolti
da una serie di logiche di bottega, di interessi di piccoli leaderini e
sogni infantili di giovani disobbedienti in stato di confusione mentale.

E arriviamo al centro della questione: come si prendono le decisioni?
Le multinazionali del dolore e la sinistra sono accomunati da meccanismi
decisionali piramidali che in pratica danno vita a lotte di potere
fratricide tali da rendere inefficiente e contraddittoria l'azione.
Il Movimento ha cercato di fuggire questa logica e si e' dato una
struttura basata su piccoli gruppi che si coordinano. Quindi e'
strutturalmente piu' democratico? Si', ma solo in parte. Perche' alla
fine la macchina decisionale e' talmente complessa che diventa un mostro
burocratico con vita propria. Questo mostro burocratico si nutre di
milioni di ore di discussioni.
Il meccanismo di coordinamento e decisione diventa un ambiente
asfissiante che permette a chi mette l'interesse personale al primo
posto di emergere.
Alla fine, infatti, quelli piu' capaci si esauriscono a furia di
dibattiti e riunioni e se ne tornano all'attivita' pratica, in mezzo
alla gente. Cosi' i soliti culi di pietra diventano la tipologia umana
dominante nei luoghi nevralgici e alla fine le decisioni le prendono
loro.

Non a caso nessuna delle varie reti italiane e' riuscita a produrre
qualche cosa di buono dal punto di vista dell'analisi politica o delle
metodologie d'azione.
Dall'idea del commercio equo e solidale a quella del boicottaggio delle
merci, dalla campagna sull'utilizzo di tecnologie ecologiche ai gruppi
di acquisto del latte in polvere, tutte le idee di azioni dirette che si
sono sviluppate non vengono dalle organizzazioni e dai coordinamenti ma
da piccolissimi gruppi che hanno iniziato a muoversi in modo individuale
e indipendente.
Cioe' la capacita' d'azione del movimento non risiede nelle
organizzazioni ma si muove su un altro livello dominato da un sistema di
connessione tra individui che ricalca quello che dato vita a Linux.
Una piccola parte del Movimento ha via via sviluppato una rete
interconnessa di rapporti personali tra persone che si stimano e quando
qualunque punto della rete realizza una sperimentazione vincente gli
altri si connettono e la sviluppano.
Linux e' stato costruito cosi', un ragazzo ha scritto il cuore del
software e poi migliaia di programmatori si sono connessi e hanno
sviluppato le applicazioni del programma (cioe' il software di posta
elettronica, disegno, scrittura ecc). E questo sistema ha generato un
programma operativo che ha fregato la Cina e il Brasile a Bill Gates
E, attenzione, per realizzare questo non e' stato necessario fare
neppure una riunione, una votazione o un'assemblea. Non ci sono stati
"leader", non ci sono state maggioranze e minoranze.
Come ho detto, esiste gia' qualche cosa del genere, in modo
assolutamente informale stiamo da tempo andando avanti cosi'.
Ma la maggioranza delle persone hanno ancora fiducia nelle
organizzazioni piu' o meno piramidali, nelle assemblee e nelle
votazioni.

Qui ci troviamo di fronte a un problema essenziale: i leaderini ci
spiegano subito che costruire un mondo nuovo non e' solo questione di
progetti particolari, ci vuole una strategia globale, un piano
preordinato.
Sono d'accordo ma escludo che roba cosi' complicata la possano tirare
fuori i leaderini nelle loro assemblee.
Ne sono convinto proprio perche' c'e' una differenza sostanziale tra il
sistema di Linux e il sistema che alla fine manda il leader che ha
guidato il Movimento al massacro di Genova a fare l'Eurodeputato. Per
collaborare a Linux devi saper realizzare un'applicazione. Non interessa
se sei bravo a infiammare le platee, se sei carino, se hai convinto
venti amici a votarti come delegato all'assemblea regionale...
L'arte del leader e' quella di dare a tutti l'idea che lui la pensa
proprio come te. Quindi il leader e' un maestro del mimetismo
progettuale e della mediazione. Se Linux fosse stato costruito cosi'
sarebbe morto.
Nel sistema Linux conta solo la validita' pratica di quel che realizzi.

Quello che credo sara' indispensabile nel futuro sara' la nascita di un
sistema politico Linux. Un modo di coordinarsi e progettare che sia
veramente efficiente e basato sulla capacita' concreta dei partecipanti.
Non un'organizzazione politica quindi. Non una cosa che si
distribuiscono i volantini e chi vuole viene e, per questo solo fatto di
essere presente a una riunione, vota.
Per collaborare con Linux non si prende una tessera, far parte di Linux
e' qualche cosa che si ottiene in un solo modo: realizzando
un'applicazione funzionante.
Ovviamente trasferire questa logica alla complessita' dell'azione
politica e sociale richiede salti quantici di logiche, e invenzione di
modalita' nuove.
Ma non credo che ci sia altra via. Credo che sia sotto gli occhi di
tutti l'incapacita' dell'attuale "forma movimento" di essere un reale
centro di propulsione e progettazione. Ci sono decine di progetti fermi
da anni (come quello della telefonia etica, o della Carta Servizi Etici,
ad esempio) perche' il labirinto delle parrocchie non riesce a trovare
un accordo.
In dieci anni non si e' neppure riusciti a costruire un sistema aperto
di scambio di link e mappatura dei contenuti tra i siti del Movimento.

Come ho detto, a livello informale esiste gia qualche cosa del genere.
La campagna sulle tecnologie ecologiche che portiamo avanti da 6 anni ha
raccolto qualche successo grazie a una piccola rete di persone che hanno
difeso quest'iniziativa e l'hanno fatta conoscere. Ma questo livello
spontaneo e non riconosciuto non e' sufficiente.
Scrivo queste pagine sulla spinta emotiva dell'incazzatura per il
silenzio tombale che ha castrato le potenzialita' dei risultati ottenuti
a Padova, dove siamo riusciti a organizzare il taglio della bolletta
energetica con milioni di euro risparmiati (vedi Cacao del 29 maggio
2005 e allegati).
Nella mia immaginazione malata un risultato simile avrebbe dovuto essere
utilizzato dal movimento per spronare gli amministratori di sinistra a
buttarsi nel risparmio energetico. Quale migliore campagna elettorale
del tagliare nei prossimi mesi le spese energetiche dei comuni gestiti
dal centro sinistra?
Invece, a riprova che l'insensatezza governa la mente dei leader, si sta
buttando via questa come decine di altre opportunita'... Incredibile!!!
E devo dire che l'operazione ce la siamo giocata egregiamente, riuscendo
simultaneamente a:
- annunciare i primi risultati a Padova.
- pubblicare con l'Unita' il libro "Olio di colza e altri 30 modi per
risparmiare, proteggere l'ambiente e salvare l'economia italiana", che
contiene tutte le informazioni necessarie per capire come risparmiare
energia.
- presentare alla Fabbrica del Programma di Prodi la petizione sul
risparmio firmata da 2.644 lettori di Cacao.
- inoltre parecchi giornalisti ci avevano assicurato una copertura sulla
stampa nazionale...(Promesse da giornalista).
Il nostro guaio e' che siamo fuori da ogni bottega politica... D'altra
parte se dedicassimo il nostro tempo a trovarci un Mammasantissima non
potremmo concludere nulla. Ed e' anche vero che il sistema Linux al
quale siamo connessi riesce a portare a meta i progetti ma non ha molta
forza di comunicazione...
La stessa analisi si puo' fare sulla campagna sul latte in polvere per
neonati. Il gruppo di Milano che l'ha portata al successo pur ottenendo
un risultato mediatico enorme non ha trasformato questa vittoria in un
rilancio (chesso', un contratto etico nazionale per la telefonia mobile)
proprio perche' non si riesce a fare rete oltre un livello minimo.

E a questo punto arriviamo a una domanda cruciale: potra' succedere che
il Movimento faccia questo salto di qualita' inventando una struttura
intimamente diversa con la quale affrontare la situazione?
Se guardiamo lo stato delle cose in faccia dobbiamo dire di no.
Non c'e' ancora la cultura, non ci si e' ancora scostati dai vecchi
schemi mentali, la pratica delle piccole azioni concrete non e' ancora
stata digerita.
Se non si cambia logica non riusciremo a concludere molto.
Episodicamente la rete informale e casuale che inventa azioni concrete
produrra' qualche evento di successo.
Potremo vantarci di aver fatto esaurire l'olio di colza nel Nord Italia
o dell'esplosione dei gruppi di acquisto di prodotti per neonati. Ma si
trattera' di eventi marginali che non devieranno il corso della storia.

E se le cose stanno cosi' dobbiamo anche prepararci psicologicamente a
una crisi globale che nei prossimi dieci anni diminuira' violentemente
la qualita' della vita spargendo criminalita', guerra, terrorismo, crisi
ambientali e follie.
D'altra parte potrebbe anche essere che l'umanita', proprio perche'
siamo entrati in una fase di putrefazione sociale e ambientale, conosca
un attimo di buon senso, dignita' e orgoglio.
E' improbabile, non dobbiamo farci conto ma dobbiamo pur sempre essere
pronti a cogliere l'occasione al volo.
La crisi economica sara' brutale, soprattutto per l'Italia, il paese dei
Lucignolo. Inoltre la situazione globale va verso un impatto ambientale
e militare.
Quindi e' possibile che l'umanita' faccia la fine dei Panda. Ma proprio
perche' e' in gioco la nostra stessa sopravvivenza come specie e' anche
possibile che ci sia un cambiamento profondo che sappia esprimere
metodologie nuove.
In effetti se l'umanita' dovesse estinguersi sarebbe proprio il trionfo
del pirla globale.
Infatti mai come oggi l'umanita' e' stata vicina al cambiamento
radicale.
Internet, l'istruzione di massa e il potere dei consumatori possono
teoricamente cambiare la situazione. Come ho ampiamente argomentato in
"Internet salvera' il mondo" e "Pessimismo cosmico e gnocca globale"
(vedi www.jacopofo.it) oggi i potenti del mondo non controllano piu' le
vere leve del potere (i consumi e la comunicazione) e restano in sella
solo grazie alla capacita' delle strutture mentali e sociali di
autoreplicarsi anche dopo che i rapporti di forza sono cambiati.
Il nemico che abbiamo davanti e' quindi una prigione mentale.
Come ho detto e ripetuto fino alla nausea basterebbe mettere insieme 50
mila consumatori coscienti e consociati per rendere visibile e
travolgente il reale potere della gente...
Quindi anche se e' improbabile che la razza umana si salvi e' comunque
possibile che succeda.


Che fare

Questo articolo vuol essere un appello.
Credo che in Italia ci siano molte persone che condividono questa
visione delle cose.
A queste persone propongo di utilizzare i loro canali di comunicazione
per concentrare l'attenzione sulla "proclamazione" della necessita' di
immaginare un sistema Linux di lavoro politico. E quindi, spero, si
inizino a creare forum operativi che cerchino di raccogliere chi vuole
impegnarsi in questa direzione.
Un primo luogo di contatto puo' essere lo spazio forum dei commenti a
questo testo (qui a destra).
Attenzione: proprio perche' mi interessa un sistema Linux non penso sia
giusto che mi incarichi io di gestire il processo.
Quindi cerco persone che vogliano aggiungere un pezzo a questo. Non
persone che mi diano ragione.
Credo che per iniziare bene sia importante.
Tra l'altro ho sempre la preoccupazione di capire se le cose che scrivo
sono un mio delirio personale o no.
Ho scoperto che un modo eccellente per scoprirlo e' vedere se una
proposta trova un sostegno concreto o no.
Ricevere approvazione e' facile, altro e' vedere qualcuno che si mette
al lavoro in modo indipendente e parallelo.

-- 
Greetings
   __   __/      Io non ho nulla contro
       /         berlusconi, ma se lo trovo
      /          lo compro subito!
   __/ OKER Ltd.

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