Sul corriere di venerdi' e' uscito un pessimo articolo di Gabriela
Jacomella in cui casca nel solito completo misunderstanding del fatto
che hacker non significhi pirata informatico...
ora...
a) Qualcuno ha letto suddetto articolo?
Altrimenti:
http://uni142.ing.unibo.it/~eagleone/articolo_hacker.zip
(dentro e' un bmp, scusate il formato ma e' cosi' che l'ho ricevuto...)
L'articolo parla di due diverse posizioni sugli "hacers". Quella che
li vorrebbe morti del NYT:
http://www.nytimes.com/2005/07/12/opinion/12tierney.html?hp
e quella del Wall Street Journal (che non ho trovato perche'
ovviamente l'articolo non cita bene una mazza e non dice nemmeno di
chi sia l'articolo ne' la data...)
b) Ora, capisco che la cara Gabriela ha tradotto degli articoli in
partenza gia'' sbagliati, ma tanto vorrei farle capire con gentili
parole la netta differenza che corre tra hacker e delinquenti... Ora,
non riuscirei a non insultarla quindi chiedo a chi in passato ha gia'
inviato "gentili segnalazioni" per sfondoni analoghi: mi mandi il
testo di una tua precedente email da copiare, aggiornare e inviare
alla cara Gabriela...
PS: quando tento di spiegare la differenza tra hacker e cracker di
solito faccio il paragone meccanico: un hacker e' come un appassionato
di meccanica che smonta ogni giorno la propria moto convinto di
poterla sempre migliorare e di poter fare sempre piu' esperienza. Ora,
alcuni di questi appassionati si "diverte" a smontare le auto e le
moto altrui per rubarne i pezzi. Se un giornalista volesse descrivere
un furto di certo non direbbe: "un meccanico ha rubato parti di
un'auto a Roma"... Ecco il paradosso...
Ma quel che mi chiedo: non esiste un termine migliore di cracker e
piu' corto di pirata informatico che possa andar bene in italiano? Lo
coniamo?
Ciao,
Andrea
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