Ivan Sergio Borgonovo ha scritto:
On Wed, 08 Jun 2005 08:39:21 +0200
Giovanni Caruso <pecico@xxxxxxxxx> wrote:
Più "acquirenti" come Sony, HP, MS etc... chiederanno cpu con drm, più
queste cpu costeranno di meno... ma il costo di produzione di una cpu
senza drm a parità di unità prodotte sarà minore di una cpu con drm.
Non so di quanto....ad ogni modo la differenza sui grandi numeri
potrebbe essere trascurabile...
Qualcuno che non è Intel potrebbe vedere come vantaggio competitivo
produrre cpu senza drm.
Il vantaggio (IMHO) potrebbe essere fatto dagli utenti desktop;
l'accesso a sw "craccati" è troppo allettante per tutti coloro che
vogliono usarli senza necessariamente spendere un euro e una piattaforma
che non te ne permette l'uso parte già svantaggiata in partenza.
Potrebbe essere interessante per chi ha responbilità su grossi network o
dove viaggiono dati sensibili ma anche questo regge relativamente poco
di fronte al problema del controllo remoto alla portata di putabili cracker.
Senza tener conto che qualche governo o banca potrebbe essere un po'
scocciato dal non aver pieno controllo sulle sue macchine.
Già... quello che temo è che se la tecnologia dovesse portare adepti in
questi ambienti (prima di essere colpita dal ramo desktop in fuga verso
sistemi alternativi) si potrebbero avere forse anche lobby a livello
politico capaci di varare leggi che obblighino ditte e sistemisti ad
utilizzare strumenti con drm incorporati per vincere gli appalti nelle PA...
Forse è il caso di iniziare a muoversi per tempo...non tanto per
garantire a chi scopiazza programmi di continuare a farlo quanto a dare
a tutti la libertà di sapere cosa c'è nel proprio pc....
CIao
--
Pecico ;D
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