Il ven, 2004-04-02 alle 00:15, Daniele Palumbo ha scritto:
> io ho parlato di soldi che annualmente vanno nelle tasche delle persone.
> www.unibo.it, e derivati (di facoltà) sono gestiti su sistemi win.
>
> il tutto è stato fatto per ridere.
> non volevo criticare nessuno.
non l'ho presa come una critica, ho tenuto a precisare, niente di che.
Oltre all'esempio già citato del cray del cineca (il cui affitto della
CPU viene conteggiato in minuti), ne porto altri due.
i soldi che partono, vanno poco alla ms: fino a pochi anni fa (e credo
anche adesso perché i programmi agli elementi finiti sono pesanti sia
per la RAM che per la CPU) al dipartimento di meccanica (ing) si
lavorava con gran spiegamento di HP-UX, qualche stazione IBM-Catia,
qualche *terminale* linux (si aveva bisogno di RISC, i CISC non davano
le stesse performance di calcolo delle HP, si misuravano i megaflops,
milioni di operazioni in virgola mobile per secondo, e l'HP 735
all'inizio degli anni '90 è stata a lungo campione di megaflops).
E lì per ogni macchina all'epoca si parlava di decine fitte di milioni.
Le wintel erano considerate le briciole.
Altro esempio è fisica, dove molte volte ci si aggancia alla rete
dell'INFN, e lì ogni minuto di CPU costa.
Per dire: la ricerca costa, ma gli americani, per quanto possano essere
antipatici, hanno dimostrato che paga, e anche tanto.
Mi fermo perché non voglio parlare di scelte politiche di decenni di
errori, va a finire che si inizia a flammare.
Tit.
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