On Sun, 29 Feb 2004 23:27:08 +0100
Marco Valli <marco_valli@xxxxxxxxxxxxx> wrote:
> -----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-----
> Hash: SHA1
>
> Alle 21:45, domenica 29 febbraio 2004, Massimiliano Masserelli ha
> scritto:
> > Non solo. Anche che i brevetti sulle procedure informatiche sono
> > il male, anche se non li registra la M$.
>
> Io vado più in là: i brevetti, IMHO, sono il male punto.
Ci sono dei settori in cui l'investimento in ricerca non è solo
investimento intellettuale ma anche materiale.
Fino a quando non "globalizzi" la spesa in ricerca... che so... la fai
gestire all'ONU nessuno investirebbe in ricerca se poi venisse privato
dei vantaggi economici che gli coprono i costi materiali sostenuti.
Ora, in un mondo dove anche il segretario dell'ONU è spiato...
immagino ci toccherà aspettare ancora un po' di tempo per rivedere la
ricerca pubblica.
Non che non sia d'accordo... ma prima bisogna risolvere un altro paio
di problemini...
Il software è un po' un caso "fortunato" come prodotto in questo
momento storico, gode di caratteristiche che altri prodotti non hanno:
- è un prodotto grossomodo puramente intellettuale
- i mezzi di produzione sono economici: i PC
- è facilmente duplicabile e c'è internet
Senza contare che oggi pare che la ricerca non interessi più nessuno e
si preferisca semplicemente ridurre i costi di produzione e indorare
lo stesso prodotto con tonnellate di marketing.
Infatti mentre io posso contribuire alla realizzazione di un pezzo di
Software Libero, difficilmente potrei contribuire alla realizzazione
di un "Motore per automobili Libero".
Se non lo posso fare io, lo deve fare un'azienda. E un'azienda lo fa
se non ha altre maniere più redditizie di fare profitto. Già come
scrivevo le aziende sembrano abbastanza demotivate a fare ricerca, se
poi non gli si da prospettiva d'utile queste non faranno più un tubo.
Fosse possibile fare il "Motore Libero" in un regime di concorrenza e
pari opportunità, ovvero un po' come succede per il Software Libero,
ovvio che sarei per l'abolizione dei brevetti in toto. Ma un passo
alla volta, prima ci sono altre priorità.
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