----- Original Message -----
From: "Bruno Giuliani" <brugimarcom@xxxxxxxxxxx>
To: ".ROBOTECK" <roboteck@xxxxxxxxxxxxxxx>
Sent: Wednesday, December 31, 2003 3:29 PM
Subject: [roboteck] OT - Importante !!!
> È finita la privacy per i navigatori italiani
>
> Un decreto blitz di fine anno del Governo obbliga tutti i gestori
> telefonici e gli Internet Provider a conservare i "dati di traffico"
> dei loro clienti degli ultimi 5 anni. Il Garante della Privacy
> protesta.
>
> [ZEUS News - www.zeusnews.it - Prima Pagina, 29-12-2003]
>
> In genere alla fine dell'anno gli italiani sono molto impegnati a
> farsi gli auguri, a impacchettare i regali e a cercare di
> dimenticare l'anno trascorso che il Governo, qualunque sia il suo
> colore, approfitta della distrazione "natalizia" per rifilare
> qualche provvedimento negativo e/o impopolare che in un altro
> momento sarebbe più difficile far passare.
> Così è stato anche a fine 2003 con un decreto del Governo Berlusconi
> che riforma il Codice della Privacy, emanato dallo stesso Governo,
> solo lo scorso 27 Giugno e non ancora entrato in vigore, perché la
> sua decorrenza è a partire dal 1 Gennaio 2004.
>
> Il nuovo Codice della Privacy, cambiato prima di entrare in vigore,
> avrebbe dovuto porre fine alla prassi delle società telefoniche di
> conservare a fini di documentazione del traffico i dati dei contatti
> telefonici per ben 5 anni, i contatti significa il numero del
> chiamante, del chiamato, la data e l'ora e la zona per i telefoni
> mobili, non i contenuti che rimangono riservati e si devono
> intercettare apposta, con l'autorizzazione della magistratura o
> anche senza ma allora è un reato.
>
> Il nuovo Codice della Privacy stabiliva in 30 mesi il termine
> massimo di conservazione di questi dati, il decreto Berlusconi
> stabilisce che devono essere conservati fino a 5 anni, ma dopo i 30
> mesi, possono essere richiesti da un magistrato solo all'interno di
> indagini su terrorismo,mafia, rapimenti ed estorsioni.
>
> In pratica il Governo ritorna sui suoi passi rispetto alle
> telefonate dopo l'allarme gettato dai magistrati del delitto
> D'Antona a proposito di colpevoli. a cui non sarebbero potuto
> risalire se la legge avesse limitato a 30 mesi la conservazione dei
> dati del traffico telefonico, dopo cui devono essere inesorabilmente
> cancellati. Bisogna, ragionevolmente, chiedersi perché, nel caso del
> delitto D'Antona, le indagini abbiano girato a vuoto per così tanto
> tempo ma il Governo ha raccolto questo grido d'allarme e ha reso
> legge una prassi delle società telefoniche che, invece, aveva deciso
> di cambiare.
>
> C'è di più però: oltre alla conservazione dei dati del traffico
> telefonico il Governo introduce un obbligo, a carico degli internet
> Service Provider, di conservare i dati relativi a tutte le
> connessioni agli stessi da parte dei loro clienti. A disposizione
> dei magistrati, ma anche degli avvocati degli indagati, dovranno
> rimanere per 60 mesi dati come il tragitto di una comunicazione,
> mittente e destinatario, numero dei caratteri inviati per e-mail.
>
> A differenza però della comunicazione telefonica, nel caso della
> comunicazione elettronica, sarà molto più difficile distinguere tra
> contatti e contenuti. E infatti lo stesso Garante per la Privacy
> Stefano Rodotà ha dichiarato con un suo comunicato ufficiale: "La
> nuova disciplina sui dati relativi alle comunicazioni elettroniche e
> alle utilizzazioni di Internet può anche entrare in conflitto con le
> norme costituzionali sulla libertà e segretezza delle comunicazioni
> e sulla libertà delle manifestazioni del pensiero. Il Garante
> confida in un attento esame del decreto da parte del Parlamento".
>
> La preoccupazione che dai file di log si possano ricostruire quali
> pagine internet sono state visitate, da chi e per quanto tempo,
> oppure quando è stata spedita una determinata e-mail, quanto pesava,
> quando è stata scaricata, ricostruendo gli interessi culturali,
> religiosi, politici, sessuali, la sua cerchia di relazioni, creando
> dei dossier sui cittadini, tranne naturalmente chi è escluso dalla
> Rete.
>
> La stessa Assoprovider, l'Associazione che raggruppa gli Internet
> Provider, è preoccupata anche per i riflessi economici di questo
> provvedimento, che potranno produrre un aumento di costi per gli
> utenti stessi e in suo comunicato dichiara: "Assumendo che nella
> media i 24 milioni di utenti Internet ricevano solo un megabyte di
> posta al giorno, la conservazione di questo traffico per 5 anni
> genererebbe un archivio di circa 80 milioni di Cd-Rom".
>
> All'Unione Europea era allo studio una normativa comunitaria sulla
> conservazione dei dati delle comunicazioni elettroniche che
> prevedeva un tempo massimo di conservazione di 12 mesi ma la
> trattativa tra i diversi Paesi si è bloccata perché per alcuni era
> un tempo eccessivo.
>
> Bisogna anche sottolineare che il Governo non tiene in nessun conto
> il parere delle Authority indipendenti, che pure il Parlamento ha
> eletto, basta considerare il fatto che i giudizi negativi di
> Antitrust e Autorità delle Comunicazioni in materia di radio-
> televisione e telefonia rimangono inascoltati, non solo quello della
> Privacy e, d'altra parte, né le Authority né un singolo cittadino o
> un'associazione possono ricorrere alla Corte Costituzionale se
> ritengono che una legge sia lesiva dei loro diritti costituzionali,
> ma, fortunatamente, questo diritto riconosciuto presso la Corte
> Europea dei Diritti dell'Aja.
>
>
> Pier Luigi Tolardo
>
>
> In effetti il Garante per la privacy (http://www.garanteprivacy.it)
> cosi' commenta:
>
> Comunicato stampa - 23 dicembre 2003
>
> Dati traffico telefonico e Internet: preoccupazione del Garante.
> Il decreto può entrare in conflitto con le norme costituzionali
>
> Il Garante nella sua piena collegialità (Stefano Rodotà, Giuseppe
> Santaniello, Gaetano Rasi e Mauro Paissan) prende atto con
> preoccupazione del decreto legge approvato oggi dal Governo sulla
> conservazione dei dati del traffico telefonico e su Internet. In
> particolare, la nuova disciplina sui dati relativi alle
> comunicazioni elettroniche e alle utilizzazioni di Internet può
> anche entrare in conflitto con le norme costituzionali sulla libertà
> e segretezza delle comunicazioni e sulla libertà di manifestazione
> del pensiero.
>
> Il Garante confida in un attento esame del decreto da parte del
> Parlamento.
>
>
> Roma, 23 dicembre 2003
>
>
> Per consultare le F.A.Q. della ML:
> http://pcden.unile.it/robotica/
>
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