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[Erlug] mini-relazione sulla proposta del PE (brevetti, incontro di ieri

To: erlug@xxxxxxxxxxxxxx
Subject: [Erlug] mini-relazione sulla proposta del PE (brevetti, incontro di ieri)
From: Maurizio Lemmo - Tannoiser <tann@xxxxxxxxx>
Date: Wed, 17 Sep 2003 12:48:28 +0200
In prima battuta, la fredda cronaca.

Ieri, martedi` 16, con praticamente preavviso zero, e` stato dato
seguito alla richiesta di udizione, da parte dei parlamentari europei
del PSE (partito socialdemocratico europeo), ad un gruppo "allargato"
che ne ha fatto richiesta, che comprende tra gli altri, esponenti dei
vari movimenti che si occupano di free software (bfsf, assoli, erlug,
ils...) e del mondo accademico e del lavoro.

Un gruppo raccolto di urgenza si e` quindi recato a palazzo re enzo
(bologna), composto da:

- Prof. Renzo Davoli
- Ing. Davide Dozza
- Francesco benincasa
- Federica Cenacchi
- Maurizio Lemmo

Si e` aggiunto all'ultimo, venuto di corsa da Torino, l'avv. Marco
Ciurcina.

Dopo un colloquio con l'assistente della parlamentare Fiorella
Ghilardotti, siamo riusciti a compattare il tutto in due unici
interventi di pochi minuti ciascuno (la proposta inziale era _un_
intervento), per cui abbiamo deciso di far relazionare, in qualita` di
tecnici ed esponenti di differenti realta` (accademico, professionale,
ecc) Renzo Davoli e Davide Dozza che hanno tenuto due interventi (due,
tre minuti ciascuno), dove hanno esposto le perplessita`, e le
conseguenze che una direttiva del genere comprtano per tutti, dalla
ricerca, al mondo dell'impresa.

Al termine della sessione, e` stato possibile fermarsi con il
parlamentare Ghilardotti, con il presidente Medina Ortega (credo fosse
lui, cmq, con il presidente di sessione), con i quali e` stato possibile
discutere della questione.

Gli elementi piu` salienti che emergono dalla discussione sono i
seguenti:

- Una direttiva, in merito verra` *comunque* emanata. L'aproccio "non la
  votiamo", pare non proponibile, stante che i numeri al PE non
  permetterebbero il blocco. Ergo, la posizione del PSE e` quella di
  perseguire la strada degli emendamenti, per rendere la direttiva
  accettabile.

- Ci hanno fornito una copia degli emendamenti fin qui elaborati. Ci
  hanno anche edotto sulla differenza tecnica tra emendamento di tipo
  "considerando" ed emendamento dell' "articolato". Ci hanno fatto
  presente come solo il secondo tipo produce un effetto tangibile, mentre
  il "considerando" e` solo un indicazione al legislatore.

- Ci hanno esposto di come la materia e la direttiva stessa sia
  ampiamente controversa, anche all'interno dei vari schieramenti
  politici. Per dire, il portavoce del partito labourista inglese, che
  vede tra i suoi esponenti la relatrice McCarthy, promotrice della
  direttiva, ha esposto parere contrario e preoccupato al tema dei
  brevetti. Come a dire che manca accordo anche all'interno degli stessi
  schieramenti.

- Ci fanno anche presente, nell'ambito della strada degli emendamenti,
  che la direttiva e` in "Prima Lettura", il che comporta un diverso
  peso dei votanti gli emendamenti (maggioranza dei presenti), rispetto
  alla prossima occasione di voto, nella "Seconda Lettura", che prevede,
  perche` venga introdotto un emendamento il voto della maggioranza degli
  aventi diritto.

- Il bfsf sta organizzando, sempre approfittando dell'occasione dei
  parlamentari a bologna, una conferenza per doamni, giovedi` 18, alle
  11, in piazza re enzo, tentando di invitare alcuni parlamentari. Mi
  hanno chiesto di partecipare ed io ho dato la mia disponibilita`.


** Le mie personali considerazioni.

Il terreno di scontro innanzi tutto. Il piano dialettico e`
squisitamente politico. Nonostante gli allarmismi e i giusti timori,
paventati da praticamente tutti quelli hanno affrontato questi temi, gli
esponenti del PSE ci fanno intedere, a mio avviso in maniera
inconfutabile, che una direttiva _ci_sara`_.

Pare che non ci sia verso di pensare ad un rifiuto di questo, e che
anzi, un voto in questa direzione da parte loro produrrebbe comunque un
prodotto peggiore: una direttiva priva di emendamenti che *potrebbero*
salvaguardare in qualche modo il software e/o gli algoritmi.

Ora, io non so se e` vero, oppure no, ma la sensazione che "i giochi si
faranno", non me la leva nessuno.

Ieri sera mi sono letto tutti gli emendamenti emersi dagli accordi del
PSE, e non mi fa felice vedere che quelli piu` interessanti sono nella
sezione "considerando", ovvero, ai fini pratici, solo "consuntivi".

IANAL, per cui non posso fare "proposte" tecniche (giuridiche) in questo
senso, ma alla prossima occasione (conferenza del 18), tenterei cmq di
sollecitare i parlamentari in una delle seguenti direzioni:

- tentare, in maniera diretta o indiretta, di spostare gli emendamenti
  piu` salienti (con particolare riferimento agli emendamenti 8, 9 e 13
  vedere in seguito) affinche` vengano spostati nell'articolato.

- proposizione di qualche emendamento, sempre nell'articolato, che
  "spinga" sul tema dell'imbrevettabilita` del software. Questo potrebbe
  avvenire mediante affermazioni tipo lo non invasione dei brevetti e
  della brevettabilita` nei campi d'operazione del diritto d'autore,
  ovvero, dove esista gia` una tutela di questo genere non sia applicabile
  un brevetto. O in alternativa, come suggeriva in modo molto sapiente,
  l'avv. Ciurcina, un emendamento che garantisse la non brevettabilita`
  per quei software rilasciati sotto licenza libera, altrimenti detto free
  software, e in definitiva per chi rilascia software sotto una licenza
  approvata dalla fsf.

Capiamoci. Nessuna di queste e` una soluzione, ma temo, sia l'unico
terreno di colloquio praticabile. E se nel frattempo proseguirei la
campagna informativa (criminale e` il totale silenzio dei media in
questo senso), a margine tenterei di "porre qualche riparo", che pare
essere l'unica lingua parlabile con chi votera` la direttiva.

Dopo tanto nero, qualche spiraglio: la direttiva e` in prima lettura, il
che significa che dovra passare ancora una seconda lettura, e poi altri
iter legislativi prima di essere definita ed effettiva. Una volta che
sia vero questo, _poi_ sara` cura dei governi delle nazioni aderenti,
che dovranno a loro volta, implementare l'apparato giuridico per
recepire la direttiva. La cosa, parrebbe si traduca in "c'e` tempo, non
e` ancora nulla finito".

A me la politica dell'ostracismo non piace, e non vedo come, un qualcosa
che e` palesemente contro al buon senso, alla comunita` scientifica,
tecnica, e delle imprese, trovi comunque un terreno fertile.

Ma cosi` e`. E battere i piedi dicendo "no, non lo potete fare" produce
solo l'effetto contrario. Si viene etichettati come "pittoreschi e
inutili estremisti che non sanno come vanno le cose". Questo e` grosso
modo quanto.

** addenda
A beneficio di tutti, trascrivo i tre emendamenti citati, affinche` chi
e` interessato possa leggerli. I vari presenti hanno comunque questa
documentazione, per cui, se qualcuno fosse interessato, nei tempi e nei
modi del caso, la rendo ovviamente disponibile.

emendamento 8, considerando 13 quater
(13 qater) Inoltre, un algoritmo e` intrinsecamente non tecnico e,
pertanto, non puo` costituire un'invenzione tecnica. Tuttavia, un metodo
che comporti l'utilizzazione di un algoritmo puo` essere brevettabile
purche` venga usato per risolvere un problema tecnico. Tuttavia, un
brevetto concesso per tale metodo non monopolizza lo stesso algoritmo o
la sua utilizzazione in contesti non previsti nel brevetto.

emendamento 9, considerando 13 quinquies
(13 quinquies) La portata dei diritti esclusivi conferiti da un
qualsiasi brevetto sono definit idalle relative rivendicazioni. Le
invenzioni attuate per mezzo di elaboratori elettronici vanno
rivendicate con riferimento a un prodotto, quale un apparecchio
programmato, o a un processo svolto da tale apparecchio. Di conseguenza,
l'utilizzo di singoli elementi di un software in contesti che non
comportano la realizzazione di un prodotto o un processo regolarmente
rivendicato non costituisce una violazione di brevetto.

emendamento 13, considerando 18
(18) I diritti conferiti dai brevetti per le invenzioni che rientrano
nel campo d'applicazione della presente direttiva lasciano
impregiudicate le facolta` riconosciute ai sensi degli articoli 5 e 6
della direttiva 91/250/CEE relativa alla tutela giuridica dei programmi
per elaboratore mediante il diritto d'autore, in particolare sulla base
delle disposizioni relative alla decompilazione e all'interoperabilita`.
Nello specifico, gli atti che, a norma degli articoli 5 e 6 della
direttiva 91/250/CEE non sono soggetti all'autorizzazione del titolare
del diritto per quel che concerne i diritti d'autore del titolare
attinenti ad un programma per elaboratore o in esso contenuti e che,
fatto salvo per gli articoli 5 e 6 della direttiva 91/250/CEE,
necessitano di atale autorizzazione, non devono essere soggetti
all'autorizzazione del titolare del diritto per quelche concerne i
diritti del brevettatore attinenti al programma per elaboratore o in
esso contenuti.


Scusate eventuali imprecisioni, di vario genere sintattico/semantico e
tecnico/giuridico.

-- 
                          Maurizio - Tannoiser - Lemmo
                 Founder Member of ERLUG http://erlug.linux.it
-------------------------------------------------------------------------------
Larry: "What are you gonna' do about it?"
Xander: "I'm gonna' do what any man would do about it. Something damn
manly."
        --Buffy the Vampire Slayer: Halloween

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