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Re: [Erlug] Libri di programmazione

To: ERLUG <erlug@xxxxxxxxxxxxxx>
Subject: Re: [Erlug] Libri di programmazione
From: Titanicus <titanicus@xxxxxxxxxxx>
Date: 06 Sep 2003 19:14:30 +0200
Il sab, 2003-09-06 alle 16:24, Maurizio Lemmo - Tannoiser ha scritto:
> * sabato 06 settembre 2003, alle 16:13, Titanicus scrive:
> 
> > quando ho iniziato a entrare un po' dentro il linguaggio ho pensato
> > "questi sono pazzi". Da allora ne sto alla larga.
> 
> Quisquillie. Per me e` esattamente il contrario.
> 
> > Pensiero che è stato confermato da un mio amico che di mestiere fa
> > applicazioni web di preferenza col perl: ha rifiutato un lavoro in cui
> > c'erano da modificare 70 pagine web in perl. Il suo commento è stato
> > "non voglio diventare mica pazzo".
> 
> A. il tuo amico e` un pavido.
> B. Si possono scrivere merdate in $any_language.

no, semplicemente non ha tempo da perdere. Un conto è mettere mano a un
sorgente scritto da un altro in Tcl/Tk, un conto è mettere mano a un
sorgente scritto da un altro in perl.

> La differenza e` che la volta che _devi_ scrivere una merdata (e
> capita), vorresti decidere _tu_ se puoi farlo o meno.

scrivere delle merdate me n'è capitato a iosa, ma dovendo decidere
nessuno lo farebbe. Tutti possono farlo, e lo fanno, ma deciderlo se
farlo o meno... è cacofonico

> Ps:
> Io diffido molto da affermazioni tipo: "il mio amico dice che". Senza
> nessuna intenzione offensiva, ma esiste la possibilita` che il tuo
> amico, di perl non ne capisca un'ostia.

ci campa. Ma, ripeto, un conto sono i programmi scritti da te, un conto
sono i programmi scritti da un'illustre sconosciuto.

> Per me sarebbe uguale in python, il che non significa che python e`
> inadeguato, significa che lo sono io.

A parte la soggettività, ci sono dei linguaggi oggettivamente più
criptici, altri molto più comprensibili. Pensa solo l'SQL...

Tit.



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