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[Erlug] Una storiella Zen

To: "erlug" <erlug@xxxxxxxxxxxxxx>
Subject: [Erlug] Una storiella Zen
From: "avallese" <avallese@xxxxxxxx>
Date: Mon, 30 Jun 2003 13:15:34 +0200

Questa favoletta risale al Giappone antico, l'epoca è quella Tokugawa, a quel tempo e non solo in quei luoghi, il senso dell'onore era una cosa seria:

Un giorno un barista diventa socio di una piccola azienda che commercializza ABACHI, si fa introdurre presso i suoi clienti ed uno ad uno glieli fa perdere quasi tutti: arriva in ritardo agli appuntamenti, non svolge le mansioni che deve svolgere, passa il suo tempo a parlare con gli amici ed a farsi i fatti suoi.

Quando gli si chiede di compilare un banale rapporto di lavoro si altera, balbetta, dice frasi strane. E, quando li compila, lo fa in modo sbagliato. Non capisce il concetto di UTILE aziendale, e si stupisce che solo una parte dei ricavi vadano a suo guadagno. E quello che è sacrosanto in qualsiasi azienda per lui diventa "cresta".

Da ultimo si mette d'accordo con un cliente che non paga da molto tempo, si frappone alle trat t ative per il recupero crediti, passa informazioni riservate della società per cui lavora, passa pure dei contatti commerciali a tale società. Boicotta lavori che vengono svolti congiuntamente ma per conto della SUA società.

Non contento, per ingraziarselo, dà al suo nuovo "padrone" notizie FALSE ma che possono funzionare da pretesti per ritardare ulteriormente i pagamenti che il cliente in questione deve alla società di cui ANCORA è parte. Mentre gli altri soci gli anticipano, di propria tasca, i pagamenti che gli si debbono, viste le sue difficoltà economiche.

Conclusioni:

Mai fidarsi di poveracci dall'Italiano stentato e dalla molta fanfa: ne sanno poco anche del mestiere che vorrebbero fare. Sono boriosi pronti al dispetto. Vivono nell'acrimonia e nell'invidia di chi, nel tempo e col sacrificio, ha costruito qualcosa: probabilmente da bambini rompevano i castelli di sabbia agli altri che sulla spiaggia trovavano di che fare.

=0 D

Mai fidarsi di chi ti fa troppi sorrisi, dice molti sì ed è sempre pronto ad interromperti per darti ragione, leccare il culo è di chi ti vuole fare le scarpe.

Mai fidarsi di chi si nasconde dietro a delle maschere, con gesti, gerghi, sgorbi sulla pelle e simboli vari: se ha bisogno di feticci per sentirsi qualcuno, vuole dire che non è nessuno.

Mai fidarsi di chi parla tanto della "sua faccia": è la coda di paglia che da quella stessa faccia pende a indicare che la sua faccia in realtà è ben altro, e se ne dovrebbe stare nascosta nei pantaloni. La persona seria, non ha bisogno di preoccuparsi della sua onorabilità.

Mai fidarsi di chi alza subito i toni della questione mettendola subito sulla rissa o risponde "non è propio andata così..." senza specificare come altrimenti sarebbe andata.

Mai fidarsi...

 

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