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[Erlug] (forw) [Discussioni]Corriere della Sera: Monaco sceglie Linux

To: erlug@xxxxxxxxxxxxxx
Subject: [Erlug] (forw) [Discussioni]Corriere della Sera: Monaco sceglie Linux
From: m@xxxxxxxxxxxxxxxx
Date: Wed, 28 May 2003 10:12:07 +0200
mi faceva presente un amico che forse a Monaco di Baviera non hanno
realizzato che a causa di questo atto verranno bombardati dai B52 ...

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 .*.                            finelli
 /V\
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(   )       Linux: Friends dont let friends use Piccolosoffice
^^-^^ --------------------------------------------------------------

Default, n.:
        The hardware's, of course.
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To: Discussioni sul software libero <discussioni@xxxxxxxxxxxxxxxxx>
Subject: [Discussioni]Corriere della Sera: Monaco sceglie Linux
From: Francesco Potorti` <pot@xxxxxxxxxxxxxxxxx>
Date: Wed, 28 May 2003 09:06:21 +0200
http://www.corriere.it/internet.shtml

Monaco sceglie Linux
La città tedesca di Monaco ha deciso che i suoi 14 mila computer
migreranno da software Microsoft (Windows e Office) al sistema
Operativo Linux e a pacchetti d'ufficio Open Source. Lo ha deciso il
consiglio comunale dopo che uno studio analitico aveva assegnato 6218
punti (su 10mila) a Linux e 5293 a Microsoft.

Il capogruppo del partito dei Verdi, Boris Schwartz, ha commentato
così: «La decisione rappresenta una svolta importante. Per la prima
volta una grande città tedesca ha deciso per i sistemi Open Source e
questo significa sia un maggiore risparmio che un incentivo a una
genuina competizione nel mercato».

La decisione, che verrà attuata con la dovuta gradualità, è stata
presa nonostante la generosa offerta dell'ultima ora fatta dalla
Microsoft. Nell'occasione il Ceo della società di Redmond, Steve
Ballmer, si era recato personalmente a Monaco, promettendo sconti fino
al 90 per cento sulle licenze d'uso del suo software, ma evidentemente
senza successo.

Il crescente utilizzo dei software Open Source da parte delle
amministrazioni pubbliche è un fenomeno crescente e non solo per
motivi di risparmio. Sul fronte dei costi, del resto, Microsoft sembra
rassegnata a offrire comunque sconti crescenti, come del resto è
normale non appena un mercato da monopolistico diventi concorrenziale.
Alcune delle pratiche della casa di Bill Gates sono state peraltro
criticate come anticompetive: due settimane fa era comparsa sui
giornali una e-mail tra dirigenti Microsoft in cui veniva annunciato
che per vincere certi contratti con i governi gli agenti commerciali
avrebbero potuto attingere a un fondo speciale separato.

L'altro fronte di battaglia contro Linux è quello legale: in questo
caso la protagonista è una casa di software dello Utah, Caldera,
oramai specializzata in un business legale: in precedenza aveva
ottenuto un alto risarcimento (di importo mai rivelato) da Microsoft,
per la guerra anticompetitiva che nei primi anni '80 Microsoft aveva
fatto a un sistema operativo (il DR-Dos). Di recente Caldera ha
acquistato la licenza della versione Unix di Santa Cruz Operation e si
è ribattezzata SCO, appunto. Dopo di che ha attivato i suoi legali,
sostenendo che alcuni pezzi del codice di Linux sarebbero coperti dal
copyright di SCO. La causa legale probabilmente finirà nel nulla, ma
per l'intanto può avere l'effetto di ritardare l'adozione di Linux da
parte dei clienti (per timore di essere coinvolti in battaglie
legali). Non per caso Microsoft ha annusato la cosa e ha stretto una
parziale alleanza proprio con la nuova SCO, acquisendone la licenza.
Quando non si riesce a competere sul mercato ci si prova con gli
avvocati.

Franco Carlini
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