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Re: [Erlug] a propos dello shared code di MS

To: erlug@xxxxxxxxxxxxxx
Subject: Re: [Erlug] a propos dello shared code di MS
From: "Ivan Sergio Borgonovo" <mail@xxxxxxxxxxxxxxx>
Date: Fri, 17 Jan 2003 15:31:11 +0100
On 17 Jan 2003 at 13:53, Davide Alberani wrote:

> Con "distribuisco" intendevo "ci metto sopra la licenza".
> Se la _mia_ licenza del _mio_ prodotto dice che _non puoi_ avere i
> sorgenti, non puoi duplicarlo, non puoi usarlo se non hai tre mani
> e sei piedi, tu zitto, muto & rassegnato.

Bhe... dipende dai punti di vista, come sempre quando si tratta di
libertà.

Tu la vedi come la libertà di fare del soft che scrivi quello che vuoi,
io la vedo come il divieto di copiarlo/estenderlo/migliorarlo o
semplicemente riscriverlo. Ci sarà un compromesso che tenga presente le
esigenze di mantenere vivo lo sviluppo, evitare monopoli e che permetta
a te di campare del frutto del _tuo_ lavoro intellettuale no?

Quanti sviluppatori seriamente si giovano della tutela del loro
copyright al fine di vietare la duplicazione? Chi se ne giova è chi ha
un patrimonio di software alle spalle considerevole, i cui diritti sono
in mano a un'azienda e non agli autori del codice.

Da cui:
"The key to note is the value resided in the closed source code base.
Individual developers became a commodity to the managers of these
firms."
http://www.neuralscape.com/bmodels/disrupt.html

Ovvero quasi mai sei nelle condizioni di usufruire della liberta (tua,
divieto degli altri) che chiedi.

Anzi si va nella direzione opposta... l'estensione nel tempo dei
diritti di copyright specialmente quando questi non sono detenuti da un
singolo ma da una società (che è governata da amministratori delegati e
azionisti, gente che del progresso si fa una pugnetta, e non da
ricercatori o programmatori).

Insomma l'autore non è affatto tutelato e qualsiasi tentativo di
rendere ancora più rigide le leggi di tutela del copyright non
farebbero che amplificare la sproporzione dei diritti tra reale autore
e chi sfrutta economicamente l'opera del suo intelletto.

> Cosi` e` adesso, e questo NON DEVE cambiare, punto.
> Tralasciando il fatto che una proposta di legge alla "chissenefrega
> della licenza, copiate pure tutto" e` fantapolitica, personalmente sarei
> _violentemente_ contrario.

Concordo sul fatto che sia fantapolitica.

> > Allora le leggi le vogliamo o no?

> Manca il soggetto.
> Parli della Cortiana/Folena?

[snip]

> E` pero` ben lontana dall'essere ottima, per come la vedo io, specie
> perche` su alcuni punti e` (volutamente [1]) estrema.

Concordo... specialmente con [1]

> > Considera anche quello che è stato scritto da Frank Libero (?) a
> > proposito di macchine tedesche elargite

> Cosa non esattamente a norma di legge, quindi non vedo il nesso.

Bhe allora anzichè promuovere leggi per "sponsorizzare" il Software
Libero dovremmo impegnarci a far approvare leggi che rendano più
difficile la corruzione o le lobby?

Una cosa non esclude l'altra e una qualsiasi delle due è meglio che un
calcio nell'apparato urogenitale.

Cominciamo a far vedere che il Software Libero _conviene_ nella PA, poi
sarà più semplice dimostrare che ci sono dei corrotti.

Per dimostrarlo sarebbero utili dei case history e una legge che
promuova il Software Libero nella PA potrebbe essere un utile
_temporaneo_ strumento.

> [1] tanto che viene da chiedersi se sia stata redatta con anche solo
>     una vaghissima speranza di venir accettata.


--
Salve
Ivan Sergio Borgonovo
http://www.webthatworks.it/
uniq life || sleep 24h


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