On Mon, Dec 09, 2002 at 05:25:13PM +0100, Sythos wrote:
> permetteva di avere gli stessi menù nelle stesse posizioni per
> "traumatizzare" meno l'utente nel passaggio da una applicazione a
> un'altra. A mio parere il rpincipio sarebbe corretto
Ma anche no... Anche li`, questione di gusti. A me piace in Gimp poter
riassegnare i keybinding per procedimenti ripetitivi. E difficilmente
applico gli stessi procedimenti a piu` di una immagine.
> sto usando) ma forse qualcuno ha trasceso usando (come diceva Max) lo
> stesso menù per tutta la suite e ingrigendo (disabilitando) le voci
> non applicabili al programma in esecuzione.
Non stavo parlando di questo, anzi. Parlavo dei menu che cambiano man
mano che li adoperi. Col bel risultato che la prima volta che reinstalli
(perche` prima o poi reinstalli) ti tocca imparare tutto da capo. Un po'
come gli arcade dove non puoi salvare.
> Ogni distro ha un suo "auto" o "default" che copia i principi degli
> sviluppatori, e ogni distro ha la sua visione delle partizioni.
Tranne Debian, finora. Per fortuna.
> In fondo penso che gente che ci lavori da anni sappia già prima cosa
> e come partizionare. Se uno è alla prima volta sicuramente non ci
> prenderà... (come me, riga di bestemmie 10 minuti dopo l'installazione
> o come Ivan nei suoi penultimi deliri con gentoo).
Gia`. Chi ci lavora da anni, sulla macchina di casa/sviluppo/cazzeggio
fa una partizione sola. Sulla macchina di lavoro, installazione di test,
previsioni di utilizzo, e si spezza in base a quello.
> il secondo non ha la minima possibilità di azzeccare il
> partizionamento giusto al primo colpo (*)
Nemmeno se glielo suggeriscono, hai ragione.
> (*) può essere una scusante, una volta che si è presa dimistichezza,
> per rasare tutto e reinstallare facendo tesoro delle cappelle della
> prima installazione.
Questo approccio non e` educativo.
--
Massimiliano Masserelli
-------------------------------------------------------------------------------
The early bird gets the coffee left over from the night before.
|