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Re: UML (Was: [Erlug] Prime impressioni sul 2.4.20)

To: erlug@xxxxxxxxxxxxxx
Subject: Re: UML (Was: [Erlug] Prime impressioni sul 2.4.20)
From: Andrea Scrimieri <scrimieri@xxxxxxxxx>
Date: Tue, 3 Dec 2002 22:52:42 +0100 (CET)
On Tue, 3 Dec 2002, Davide Bolcioni wrote:

> Alessandro Forghieri wrote:
>
> > E un utente piu' di un sysadmin. E' a questo che dovevano servire gli "use
> > cases"... che i programmatori tendono a vedere come un pugno negli occhi
> > (checche' poi ne dicano durante le
> > riunioni) e infatti come strumento di progetto continuano a prevalere gli
> > object model,
> > scritti da programmatori per programmatori.
>
> Da come parli, sembra che tu mastichi UML. Io sono indeciso se si tratta
> di una riedizione dei flowchart, ovvero scrivo il codice due volte, o
> una gran bella idea. Mi sono fatto un'infarinatura ma non l'ho messa in
> pratica - invece, per inciso, sto mettendo in pratica un pezzo di
> Extreme Programming, ovvero test first, e ne sono molto soddisfatto.
> Viene bene in Perl e viene bene in Python.

Personalmente credo che lo stile di progettazione che c'e' dietro
"l'ingegneria del software" nella quale si fa largo uso dell'UML si adatti
poco al modello di sviluppo attuale del free software. E' anche vero che
praticamente il 99% dei problemi del free software sarebbero risolvibili
con quest'approccio, ma penso anche che si perderebbero tutti quei
vantaggi che hanno permesso al software libero di essere dov'e'. In
pratica voglio dire che un modello stile "bazar" si adatta poco o nulla a
tutte quelle regole (prima tra tutte tutta la trafila di analisi,
progettazione, ecc.ecc.) sullo sviluppo "ragionato" di software. Il
collegamento "ho bisogno di un programma ---> lo scrivo" e' se vogliamo
il motivo del perche' esistano tanti di quei programmi liberi che sono o
doppioni o funzionano poco e male (per dirne uno mi viene alla mente
phpnuke); d'altro canto questo tipo di approccio viene compensato senza
dubbio dai vantaggi che si hanno con uno sviluppo "cooperativo" ma le
conseguenze dello sviluppo sullo stile "cosa ci mettiamo oggi a questo
programma? ah si' ecco... fatto" prima o poi si paga. E' anche vero che
ormai per progetti piu' o meno grossi (mozilla e' nato cosi' giusto per
dirne uno) la fase di progettazione e' molto sentita. Per programmi piu'
di natura "hobbistica" invece no, e questo IMHO e' un gran peccato perche'
e' uno spreco di risorse e talento mal impiegato. Nessuno ovviamente puo'
costringere qualcuno a progettarsi il proprio software.

Anche se probabilmente mi sto sbagliando penseo che questo sia uno dei
temi sui quali non ci si potra' mai mettere d'accordo.

Ciao,
Andrea



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