On 5 Nov 2002 at 22:20, Davide Bolcioni wrote:
> Ora, MTA sta per Mail Transport Agent. Senza MTA, la posta parte e
OK, è stato un parto carpiato podalico con doppio avvitamento cesareo
ma forse ce l'abbiamo fatta.
Ha una prima lettura le cose mi sembrano chiare... speriamo non
peggiorino alla seconda ;)
Giuro... non mi pigliate per un PCista... ma ero già andato oltre al
fatto che i client per PC sono delle chimere e la filosofia "one job
one tool" l'avevo già fatta mia quando l'interesse per Linux era molto
minore... però essendo tendenzialmente paranoico continua a non
piacermi avere qualche cosa sulla mia macchina che ascolta sulla 25.
Solo che OK localhost è "speciale" quindi dovrebbe essere un po' più
facile assicurarsi che i comandi arrivano solo dalla macchina in
questione.
Un attimo di cazzeggio fanta-informatico: supposto che non si sia
provveduto a bloccare pacchetti che arrivano via eth/ppp (dispositivo
esterno) con delle regole che cestinano tutta quella serie di IP
improbabili (tipo appunto 127.0.0.1, classi riservate, etc...) se
riuscissi a far pervenire sulla tua scheda di rete un pacchetto che si
dice provenire da 127.0.0.1 questo sarebbe sufficiente per far credere
al tuo MTA che è "buono"?
> > Fuochino?
> Più o meno è il contrario ... con Unix capita sempre, del resto. Le
> soluzioni che vengono in mente di primo acchito sono già state provate a
> suo tempo, e oggi abbiamo delle soluzioni corrette ed eleganti invece.
OK speriamo di non impiegarci altri 33/34 anni a capire perchè le
soluzioni di adesso sono "corrette e eleganti" mentre quello che ho in
testa io di primo acchitto non lo sono ;)
Grazie
--
Salve
Ivan Sergio Borgonovo
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