On Mon, Sep 30, 2002 at 03:02:31PM +0200, Ivan Sergio Borgonovo wrote:
> Quello che intendevo è il contrario: è più facile capire la gente non
> madrelingua in realtà e spesso è anche più interessante da stare a
> sentire.
Ma anche no. Una pronuncia difficoltosa ed un vocabolario
limitato costringono l'interlocutore a giri di parole che
obbligano te e lui a devolvere cicli macchina alla formulazione
delle frasi piuttosto che allo scopo della discussione:
comprendere reciprocamente i concetti.
E` come la gente che quota male le email, per intenderci: quando
fai troppa fatica a leggere e a comprendere, ti passa la voglia
di rispondere.
> altre le cose sulle quali valuto se vale la pena discutere con una
> persona... la pronuncia, purchè non sia così terribile da costituire un
> ostacolo, non è una di queste.
Sono d'accordo.
> P.S. quante persone conosci che sanno parlare il mandarino?
Tutte quelle che lavorano in un ambito in cui questa lingua sia
utile. Tra gli informatici, inteso in senso generale, non lo e`.
ciao,
--
My home isn't cluttered; it's "passage restrictive."
zen@xxxxxxxxx . Geek . And proud of it .
http://www.kill-9.it/jargon/html/entry/zen.html
|