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Re: [Erlug] up2date della red hat

To: erlug@xxxxxxxxxxxxxx
Subject: Re: [Erlug] up2date della red hat
From: Alessandro Ronchi <ronchi@xxxxxxxxxxxx>
Date: Fri, 19 Apr 2002 19:23:18 +0200
On Friday 19 April 2002 18:19, you wrote:
> Uno che fa una distribuzione Linux come campa a questo punto?
> D'installazioni custom, large account e compagnia? Secondo me col
> consulting derivante da queste sole attivita' si fatica a pagare tutta la
> gente che lavora a redhat.

Vedi, io credo che malgrado tutto quello che si può dire, se è possibile 
farsi in casa un servizio che altri offrono a pagamento, solamente i meno 
smaliziati pagheranno per averlo.
E non è una questione di filosofia, non dobbiamo tapparci la bocca ed inibire 
le richieste di questo tipo, solo perchè a prima vista potrebbero scalfire il 
modello economico dello sviluppo del software libero.

Se non si può far soldi con i servizi aggiunti, perchè qualcuno lo fa gratis, 
allora anche quelli di Red Hat usufruiranno gratuitamente di questo servizio 
per offrirne di più avanzati.
Infatti vedi tutte le varie collaborazioni con IBM per fare dell'e-business, 
i supercalcolatori, etc.
Già adesso non guadagnano quasi nulla dal servizio di upgrade dei pacchetti. 
Loro guadagnano vendendo soluzioni che altri non possono offrire. oggi sono i 
pacchetti distro+database+content management per azienda, un domani sarà un 
pacchetto che ti autoinstalla una rete mettendo su tutti i servizi AVANZATI 
senza fare troppe storie, nel 200X faranno 15 distribuzioni diverse per 
altrettante classi di utenti.

Se qualcuno farà gratis questi servizi al posto loro, nessuno pagherà la Red 
Hat, a meno che non offra garanzie che gli altri non possono, ovviamente, 
fornire (vedi il no guarranty di tutti i pacchetti GPL).
Non dobbiamo sottovalutare l'aspetto delle garanzie: sono la prima richiesta 
di un'azienda abbastanza seria.
Se questo modello di fare denaro non vincerà, perderà. E lo farà malgrado 
tutte le filosofie di fondo, tutti gli sforzi tesi a nascondere le pecche del 
sistema.

Con ciò non voglio dire che il software libero morirà con il modello 
economico che si è venuto a creare, potrebbe anche sopravvivere (e forse 
meglio) senza tutto il business che si cerca di attaccargli dietro.
-- 
Alessandro Ronchi, 
Rappresentante degli studenti nel consiglio di Corso di laurea di 
Scienze dell'informazione e nel consiglio di Polo Scientifico-didattico 
di Cesena.
Presidente dell'associazione Forlì Linux User Group - folug.linux.it
Home page - http://students.csr.unibo.it/~ronchi


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