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Re: Re[2]: [Erlug] bastille

To: erlug@xxxxxxxxxxxxxx
Subject: Re: Re[2]: [Erlug] bastille
From: "Ivan Sergio Borgonovo" <mail@xxxxxxxxxxxxxxx>
Date: Wed, 20 Mar 2002 21:51:53 +0100
On 20 Mar 2002 at 18:18, Maurizio Lemmo - Tannoiser wrote:

> * mercoledì 20 marzo 2002, alle 17:54, Ivan Sergio Borgonovo scrive:

> > Ogni lavoro richiede il suo grado di geekiness.

> mi limito a quotare e commentare solo questo.

> ogni lavoro, per me, richiede _studio_ che e` cosa _ben_ diversa dal
> geekness.

> geekness, e` la maglietta che indosso oggi, o il mio PDA linux based.
> non ha _nulla_ a che vedere con le mie conoscenze (poche o molte che
> siano).

Intendevo con geekness capacità!
Tant'è che anche io ho parlato sfuggevolmente di quattrini...
Se le conoscenze non le hai le paghi... ma evidentemente paghi le
conoscenze non aria fritta.

A person who has chosen concentration rather than conformity; one who
pursues skill (especially technical skill) and imagination, not
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
mainstream social acceptance

[snip]

> Se vai dal medico, ti aspetti che questo ti dica:

ma vuoi mettere farsi curare da uno con il gonnellino di paglia che ti
battezza con una melanzana e tu guarisci!! :D

> Cosa mi rispondi se inizio a dirti di come "trovo il casting del C++,
> pur non conoscendolo, poco human-readble, e anche un po` bloated?"

Che lo ho detto anche io circa... mmm un po' di anni fa ;)
Comunque il C++ e il C li ho imparati "tardi" proprio perchè trovavo
l'idention poco "human-readable". Blame on me.

> Io non so come lavori, ma sono abbastanza convinto che tu non utilizzi
> Visual C++ (diversamente, fai unsubscribe ora ghgh.).

Lo ho usato... e lo riuserei qualora ce ne sia la bisogna, così come ho
usato awk, sed e bash per rippare delle pagine web e infilarle dentro
in un DB Access.

> Se ci ho preso, ho anche una giustificazione da darmi: gli ide
> "dovrebbero" servire a chi le cose gia` le conosce, ma vengono
> utilizzati da chi invece non le conosce. Chi le cose le conosce,
> comprende altrettanto in fretta gli enormi limiti che giocoforza sono in
> un ide, e non li usa.

Hai ragione nel 97.3% dei casi.
E lo so benissimo proprio perchè lavoro su Windows...
Sai quante volte sei costretto a schiacciare 100 volte gli stessi
tastini perchè... ci sono solo i tastini?

La percentuale potrebbe però essere anche più bassa se chi più di tutti
propone strumenti GUI per risolvere tutti i problemi, proponesse
strumenti GUI con un minimo di intento didattico anzichè con lo scopo
opposto (rincitrullimento dell'utenza).

E non si tratta solo della questione "strumenti GUI".
Qui si ha la libertà di avere uno strumento GUI, un tool _tipo_
Bastille o Linuxconfig e quella di fare le cose a mano...

Ci sono cose da cui mi tengo alla larga eg. Linuxconfig, perchè senza
averlo provato mi sembra troppo invadente.

Altre come YaST che per esempio userò per avere una configurazione di
base di postfix a cui eventualmente mi riservo il piacere di modificare
a manina.

YaST è male? bhe si... in un certo senso... quando per esempio si
intrometteva nella mia cfg di NIS era male... ma se non avessi avuto
YaST stavo ancora sacramentando...

Ovvio che se stavo ancora sacramentando, non avrei imparato a
configurare NIS, Samba, usare awk, sed, bash, installare KDE 2.2.2 e le
QT nuove...

YaST mi ha abruttito e sono ormai senza speranza? avrei dovuto avere
solo un floppy e gcc e partire da li? nha...

Insomma questi tool servono per fare adepti e permettono di scegliersi
il livello di sofisticazione che uno preferisce per affrontare le
cose...

Ovviamente si può discutere sui relativi meriti e demeriti di ogni tool

> ergo sarebbero fatti per chi non li usa, li usa chi non li dovrebbe
> usare.

Se restringiamo l'ambito a chi si occupa di informatica sono propenso
ad abbassare la percentuale di prima solo dello 0.1%.
Infatti il click click è un'interfaccia quasi mai idonea a tradurre le
idee in procedure con significato univoco e ripetibili.
Tuttavia ci sono rappresentazioni di alcune informazioni utili a chi si
occupa di informatica che non hanno come miglior espressione un
listato.

Poi ci sono lavori il cui unico contatto con l'informatica che hanno è
il fatto che si facciano accendendo un computer... e per queste mi
tocca toglere almeno uno 0.4% (escludendo l'abbonamento a FastWeb per
scaricare le maiale).

> Non vedo perche` dovrebbe essere diverso in altri aspetti
> dell'informatica (vuoi che ti parli di photoshop vs fireworks? oppure di
> dreamveawer vs editor e libri?).

Se ripeti libri per altre 10 volte in contesti informatici,
scientifici, economici, giuridici connotandoli in maniera positiva poi
sono disposto a tollerare che tu parli bene di dreamweaver, ma riterrei
ogni riferimento a fireworks incompatibile con ogni compromesso.


<sezione deliri>

Ritornando al paradigma della programmazione Object Oriented, non è che
il programmatore che sa cosa c'è dentro una classe è più bravo di
quello che la usa (anche se spesso decidere cosa mettere dentro una
classe richiede un po' di lungimiranza).
Il problema è che se va male qualche cosa o vai dal programmatore che
ha fatto la classe e gli dici di sistemarla o guardi nella classe e ti
tocca capire come funziona.

Chi sa fare tutte e due le cose, buon per lui.
Ma a volte bisogna vedere come un vantaggio la possibilità di NON dover
sapere e fidarsi di un tool.

Nell'Open Source hai l'indubbio vantaggio che puoi sempre guardare cosa
c'è nella scatola e quindi ti scegli come vuoi lavorare.


--
Salve
Ivan Sergio Borgonovo
http://www.webthatworks.it/
uniq life || sleep 24h



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