On Tue, Feb 19, 2002 at 06:28:21PM +0100, Ivan Sergio Borgonovo wrote:
> Quando ad esempio compilo qualche cosa e mancano gli header so almeno
> gli header di che cosa e non solo il nome dei files.
Di solito il configure lo dice. A volte lo dice anche il readme o chi
per lui. A volte tocca smadonnare, dipende da quanto e` stato precisino
chi ha scritto il codice.
> Esempio pratico possono essere gli header di PAM o di NIS...
> Chi ha preparato l'applicazione non solo li aveva installati, ma sa
> benissimo da dove li ha presi.
Non e` cosi` detto...
> Bhe, ci sarà un pacchetto originale .gz su cui poi le varie
> distribuzioni hanno preparato i loro .spm o .rpm?
E? Anche se sai dove trovare il .tgz, esso potrebbe dipende a sua volta
da altri, giu' giu' fino alle libc. Sostituisci tutto il tuo ambiente di
distro per compilare un pacchetto?
> Lo sviluppatore saprà quando scrive il codice da cosa dipende?
E` quantomeno sperabile. Da qui a dire che abbia voglia di andarsi a
cercare i sorgenti originali e relativi URL per tutti i pacchetti
installati sulla sua macchina credo che ce ne passi.
> O gli sviluppatori prendono una distribuzione, installano su quello che
> gli serve man mano per pacchetti, a strati, poi scrivono il codice si
> compila sul loro PC e pace e amen?
Non e` cosi` improbabile.
> CPD? mi suona come l'acronimo di "cavoli tuoi"... ma per la precisione?
Chi Puo` Dirlo?
> MTA<->MUA giusto per schiantarci sul banale?
qmail e` un MTA? Se la risposta e` si` ti consiglio di vedere quante
cose "non standard" ha per capire che gestire le dipendenze NON e` un
problema banale.
> > http://freshmeat.net/
> > Di solito e` abbastanza efficace...
> Per cosa?
Per cercare i pacchetti in base ad informazioni frammentarie, per cosa
se no?
> Come arrivano le librerie sui PC degli sviluppatori?
Installate per mezzo di un ambiente di sviluppo provveduto da qualche
distro? Accumulazione geologica di installazioni successive? Me l'ha
installato un amico e poi si e` portato via i ciddi'?
> Se uno standard è imposto è ineducato, se è scelto no.
Non credo si possa _imporre_ uno standard sul metodo di sviluppo e di
indicazione delle dipendenze, non quando ogni distro ha deciso il suo ed
ognuno mostra pregi e difetti tali da scatenare guerre di religione tra
i diversi adepti.
> A caval donato non si guarda in bocca. Rimane il fatto che la sorgente
> di info privilegiata per queste cose è lo sviluppatore.
Che di solito ha un indirizzo e-mail...
> Per quanto documentazione=maggior sbattimento, a volte standard=schema
> già pronto su cui non dover riflettere (fill in the blanks).
Attento, i fill-in-the-blanks portano a spegnere il cervello, e cio`
potrebbe essere malissimo. (il mio pacchetto dipende da exim e dalla
libc 5.1 e da quest'altra lib che ho scritto io e che e` disponibile
sulla mia HP [che nel frattempo e` down da tre anni, e la lib di cui e`
disponibile altrove]).
Continuo a pensare che l'uniformita` di queste info possa essere gestita
solo a livello di distribuzione (contenimento dei gradi di liberta`
delle variabili), a meno di non spostare sulle spalle dello sviluppatore
un peso davvero troppo grosso (standard insostenibile e condannato a
morte precoce).
Ciao.
--
Massimiliano Masserelli
-------------------------------------------------------------------------------
LEGGE DI MURPHY:
"Se qualcosa puo' andar male, lo fara'."
|