-- Messaggio Originale --
>On Sat, Sep 08, 2001 at 12:01:23AM +0200, Joker Ltd. wrote:
>>
>> >Approfitto di questo thread per un commento: a mio modesto parere, una
>
>> >delle prime cose che la comunità Linux è stroncare sul nascere ogni
>> >tentativo di adoperare il formato .ini per i file di configurazione.
>>
>> Un semplice XML risolve il problema egregiamente, IMHO
>
>non sempre. Ho dovuto scrivere un parser .ini per un window manager che
>sto curando. E' un aggeggio che deve girare su un ipaq, quindi lo spazio
>e' poco. Usare xml mi avrebbe costretto ad usare una libreria con un
>sacco di funzionalita' inutili (validazione e pippe simili) e
>soprattutto molto ingombrante.
Un'altra ipotesi sarebbe creare un (sempice) parser XML apposito per il
tipo di documento che si vuole utilizzare. In questo caso si potrebbe utilizzare
la potenzialità di XML di definire documenti strutturati senza utilizzare
nessuna libreria aggiuntiva. La validazione la farebbe direttamente il parser
(senza nessun tool di validazione esterno).
> Inoltre per molti programmi un xml e'
>decisamente cervellotico, ini e' piu' leggero, e spesso non e' nemmeno
>necessaria la divisione in sezioni (ne fai una sola, con tutte le voci
>sotto) per quanto riguarda le entry doppie, se il parser e'
>intelligente, al momento del salvataggio tiene solo quella valida.
In questo caso XML potrebbe non essere necessario.
Gaetano
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