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Re: [Erlug] ubuntu, piu' lo uso meno lo capisco

To: erlug@xxxxxxxxxxxxxx
Subject: Re: [Erlug] ubuntu, piu' lo uso meno lo capisco
From: Maurizio Lemmo - Tannoiser <tannoiser@xxxxxxxxxxx>
Date: Sun, 13 Mar 2005 16:09:30 +0100
* domenica 13 marzo 2005, alle 15:44, andrea abelli scrive:
> mi sono ancora espresso in maniera imprecisa, ma cerchiamo di rimediare:
> ubuntu adotta Gnome mentre debian non ha un window manager predefinito;
> quindi se si deve cercare un "colpevole", suppongo sia  debian:
> dato che non esiste un desktop environment/manager predefinito di 
> debian, i pacchetti suppongono vengano predisposti per il debian menu e 
> non per quello di gnome: non tutti i pacchetti "supportano" il menu' di 
> gnome, ergo non tutti i pacchetti vengono mostrati nel menu' di gnome.
> ma, ripeto, credo (e spero) che di questo si stiano occupato i motu 
> (mantainer del repository universe) ubuntiani, che cercheranno di 
> "adattare" ogni pacchetto alla configurazione di ubuntu.

Condivido dal punto di vista tecnico quello che hai scritto. Mi sfugge
il concetto sotteso. Proprio perche` debian *non* ha un wm predefinito,
e` importante che i suoi maintainer, si attengano al sistema di menu
standard in debian.

Proprio perche` ubuntu *sceglie* di avere un wm predefinito, e` compito
dei suoi maintainer inserire gli elementi che lo caratterizzano.

> ora, credo che parlare di standard in debian sia quantomeno riduttivo:
> non credo esista un'installazione standard di debian e questo potrebbe
> oltre ad essere il suo piu' grande vantaggio, in termini di liberta'
> di scelta, ne rappresenta anche il suo piu' grande difetto:

A meno che tu non ti riferisca _esclusivamente_ all'utenza desktop (che
sono un sottoinsieme di un sottoinsieme), la storia e i fatti ti danno
drammaticamente torto.

Io eviterei certi proclami da "vi spiego dove andra` il mondo del
software nei prossimi 5 anni", poi, oh, liberissimo.

> credo sia l'unico modo per diffondere una distribuzione debian:

11 architetture
18 mila e rotti pacchetti sorgenti
1200 tra DD e maintainer

A me pare abbastanza diffusa.

> sistemi stabili [vorrei cmq che qualcuno mi spiegasse cosa si intende 
> per /stabile/ in enunciati come: "se ti serve un sistema stabile, scegli 
> woody"; perche' se con woody si intende tutto il software contenuto nei 
> repository woody, bhe, controlliamo un secondo le librerie grafiche 
> utilizzate da synaptic: questa non e' "stabilita'"] e aggiornati.

Significa che c'e` un security team, e una procedura molto forte di
valutazione del software. Io auguro al team di ubuntu di raggiungere
certi risultati. Per ora, sono solo speranze e promesse. Su. Evitiamo di
dire cose sciocche sull'onda dell'emotivita`.
Non ho motivo per non credere che non possa accadere, non ho (e non hai)
elementi per avere sicumere oggi, visto che tu stesso affermi che ubuntu
e` nelle sue prime release, e diversi aspetti sono "in maturazione". Per
altro, mi pare fisiologico.

Sono lieto che piaccia il progetto ubuntu. Conosco personalmente, e` ho
una stima enorme in alcune delle persone coinvolte. Da qui, alla
"panacea" per tutti i mali, alla "nuova rivoluzione linux", pero`, ce ne
passa.

Ti faccio notare che il ragionamento "avrai un unico sistema" e` proprio
quello che ha generato il mondo del software libero (come forma di
opposizione a).

Le esigenze dei singoli NON sono uniformi, e NON sono uniformabili. Con
buona pace di quello che pensi tu, Bill, e tutti quelli che pensano che
ci sia un solo e unico modo per fare un browser, piuttosto che un MUA,
piuttosto che un programma di scrittura.

-- 
                          Maurizio - Tannoiser - Lemmo
                 Founder Member of ERLUG http://erlug.linux.it
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        --Buffy the Vampire Slayer: I, Robot -- You, Jane

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