Open Format(375 totale parole in questo testo) (2991 Letture)  <h4>Campagna per l'adozione di formati elettronici aperti e non proprietari nella Pubblica Amministrazione</h4>
La Pubblica Amministrazione ha compreso l'importanza e l'utilità delle
tecnologie informatiche e telematiche, e ha incluso Internet tra i mezzi di
diffusione dei propri documenti. Ciò rappresenta un'innovazione di grande
rilevanza, che si dimostrerà sempre più indispensabile negli anni a venire,
incrementando l'efficienza delle diverse amministrazioni e agevolando
grandemente le relazioni con il pubblico.
Tuttavia, esiste un semplice accorgimento che, se adottato dai responsabili
tecnici e dagli operatori delle amministrazioni, massimizzerebbe i vantaggi
offerti da Internet per la diffusione dei documenti: l'uso di formati
elettronici standard. Infatti, solo i formati elettronici standard, non
proprietari, garantiscono l'assenza di qualsiasi incompatibilità dovuta alla
particolare piattaforma hardware e/o al particolare software posseduto dai
destinatari dei documenti.
Con il presente documento desideriamo dunque invitare la Pubblica
Amministrazione in generale a prendere in esame l'opportunità di rendere
disponibili i propri documenti elettronici, in modo particolare quelli rivolti
al pubblico come, ad esempio, bandi di concorso, moduli, rapporti, in formati
standard non proprietari.
L'uso preferenziale di formati standard per i documenti elettronici delle
amministrazioni pubbliche è stato raccomandato, ad esempio, dal governo
francese. Si veda in proposito la circolare del Primo Ministro del 7 Ottobre
1999 (http://www.internet.gouv.fr/francais/textesref/circu071099.htm).
Se un obiettivo della Pubblica Amministrazione è garantire la massima
diffusione e la massima durata nel tempo dei propri documenti, l'uso
esclusivo di formati elettronici proprietari, invece, è controproducente.
Un formato proprietario, infatti, è un formato creato e predisposto per poter
essere impiegato solo con un particolare software, che a sua volta funziona
spesso solo con un particolare tipo di macchina. La pubblicazione di documenti
elettronici in formati proprietari equivale a richiedere al pubblico di dotarsi
di quel particolare sistema e di quel particolare tipo di macchine.
Ciò costituisce, tra l'altro, anche una significativa distorsione della
libera concorrenza tra i produttori di software e di hardware.
Auspichiamo, dunque, che nella Pubblica Amministrazione si diffonda una
maggiore consapevolezza che il formato adottato per i propri documenti
contribuisce largamente ad aumentarne o al contrario a limitarne la
diffusione e la durata.
Infine, facciamo presente che per utilizzare formati standard non proprietari
non è richiesto alcuno specifico investimento, poiché nella quasi totalità
dei casi il software a disposizione della Pubblica Amministrazione consente
all'operatore l'opzione di produrre documenti in vari formati, proprietari e
non proprietari. I documenti prodotti in formato standard saranno così
utilizzabili senza alcuna limitazione su qualsiasi tipo di computer e con
qualsiasi marca di software.
Riferimenti:
Gianluca Rubini <gianluca@joker.ing.unibo.it>
Marcello Missiroli <piffy@sincretech.it>
Daniele Medri <madrid@linux.it>
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