Lettera aperta
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la lettera le risposte valutazione |
Il 29 giugno 2006 ERLUG ha inviato la seguente email a tutti i deputati e senatori eletti, al fine di sensibilizzarli su alcune importanti questioni.
L'idea della lettera prendeva spunto dalla analoga iniziativa "Caro Candidato" dell'associazione AsSoLi, indirizzata ai candidati alle elezioni politiche 2006, di cui potete leggere il testo ed i risultati.
La lettera è stata sottoscritta da altre associazioni vicine al software libero, che ringraziamo di cuore per il supporto fornitoci.
In totale sono state inviate 951 email; nel pacchetto email-parlamentari.tgz trovate gli elenchi degli indirizzi, divisi per ramo del parlamento e per sesso.
Onorevole (Deputat[oa]|Senator(e|trice)), Le scriviamo per sottoporre alla Sua attenzione alcuni temi cari alle nostre associazioni, dedite alla diffusione della cultura informatica tramite l'uso, lo sviluppo e la divulgazione del cosiddetto "software libero" ed attive in quegli ambiti che vedano una interazione tra le tecnologie della comunicazione e la società civile. Questa lettera vuole renderLa partecipe di problemi che spesso vengono percepiti solo come "tecnici", ma che hanno in realtà un enorme impatto sulla vita di tutti. Gradiremmo ascoltare la Sua opinione in merito e saremo altresì lieti di instaurare con Lei un dialogo al fine di approfondire gli argomenti qui sommariamente trattati e fornirLe ulteriori spiegazioni, qualora fossero necessarie. Non esiti dunque a rispondere per commentare la presente o per porci domande. Sempre più spesso, negli ultimi anni, tanto i singoli cittadini quanto il mondo imprenditoriale e le istituzioni si trovano ad utilizzare nuovi strumenti di comunicazione ed elaborazione dei dati. Pur presentando innegabili vantaggi, non vanno dimenticati i rischi legati ad un uso scorretto di questi mezzi; tali usi scorretti possono essere (ed in tempi recenti sono stati) favoriti ed aggravati da una errata legislazione in materia. * Formati Aperti Andiamo verso una maggiore digitalizzazione della comunicazione tra la Pubblica Amministrazione ed i cittadini; purtroppo è ancora diffusa l'abitudine ad utilizzare documenti in formati chiusi, che richiedono l'acquisto di programmi spesso costosi e che impediscono agli utenti di scegliere liberamente il software da utilizzare ed alle aziende del settore di sviluppare un mercato realmente aperto e competitivo. Questa discriminazione, nonché spreco di risorse pubbliche, può essere facilmente evitata attraverso una accorta regolamentazione. * Software a codice sorgente aperto (noto come Free/Libre/Open Source Software) La Pubblica Amministrazione utilizza e sviluppa numerosi programmi per calcolatore; da un lato è necessario far sì che il software libero (che garantisce libertà di utilizzo, distribuzione e modifica agli utenti) non venga discriminato nelle gare d'appalto, dall'altro chiediamo che il software sviluppato internamente - e quindi con denaro pubblico - dalle Pubbliche Amministrazioni venga rilasciato con una licenza libera. * Brevetti sul Software I recenti tentativi in sede europea di consentire la brevettabilità del software sono falliti grazie ad una estesa campagna - alla quale siamo lieti d'aver dato il nostro piccolo contributo - che ha visto unite società civile, mondo della ricerca, politica, ambiente accademico ed interessi industriali europei. Auspichiamo quindi una maggior presa di coscienza affinché in futuro simili proposte non trovino appoggio, evitando una legislazione che rischierebbe di soffocare l'industria europea del software e danneggerebbe la ricerca e, non ultimi, tutti i cittadini. * Diritti degli utenti In questi anni abbiamo assistito ad una netta restrizione dei diritti degli utenti di tecnologie digitali, che ora vengono privati di libertà che da sempre sono state loro garantite. Tecnologie ed architetture quali il DRM (Digital Rights Management) ed il Trusted Computing si stanno diffondendo spinte dagli interessi di poche grandi corporazioni distributrici di contenuti; già in molti casi l'uso in senso restrittivo di queste tecnologie è stato avallato da leggi nazionali ed internazionali, producendo un pericoloso squilibrio tra il potere dei distributore ed i diritti di artisti e fruitori (la facoltà dei distributori di vietare la lettura ad alta voce di un testo digitale è già realtà, ed è solo un piccolo esempio di un problema ben più grave). In attesa dei Suoi commenti, le porgiamo i nostri distinti saluti e restiamo a Sua disposizione qualora volesse ulteriori chiarimenti. Ci riserviamo il diritto di pubblicare e ritrasmettere integralmente le risposte, al fine di mantenere pubblico il dibattito. Email: istituzioni (at) erlug.linux.it Sito web: http://erlug.linux.it/ L'Associazione Culturale Emilia Romagna Linux Users Group (ERLUG), fondata nel 1999, ha tra i suoi scopi la promozione e la più ampia diffusione dell'informatica e della telematica, con particolare attenzione al cosiddetto "software libero". Le seguenti associazioni sottoscrivono la presente: - LugAG: Linux User Group di Agrigento - http://www.lugag.it/ - AerLUG - http://www.aerlug.135.it/ - ILDN: Italian Linux Distro Network - http://associazione.ildn.net/ - ReLug: Reggio Emilia Linux User Group - http://relug.linux.it/ - CROSPA: Coordinamento Rete dell'Open Source nella Pubblica Amministrazione http://www.rospa.it/ - PLUTO Project: Progetto per la promozione e diffusione del Software Libero dal 1992 - http://www.pluto.it/ - CiLUG: Ciociaria Linux User Group - LUGMan: Linux Users Group Mantova - http://www.lugman.org/ - VELug: Venezia Free Software Users Group - http://www.velug.it/ - GOLEM: Gruppo Operativo Linux Empoli - http://golem.linux.it/ - Debianizzati.org: community che si prefigge lo scopo di diventare un punto di riferimento per gli utenti Debian GNU/Linux italiani http://www.debianizzati.org/ - ASSOLI: Associazione per il Software Libero - http://softwarelibero.it/ - LUGGe: Linux Users Group Genova - http://www.lugge.net/ - Associazione "La Sapienza" Linux User Group - http://www.lslug.org/ |